13 OTTOBRE 2006. GIORNATA DI MOBILITAZIONE NAZIONALE DEL COMPARTO MINISTERI CONTRO LA FINANZIARIA

Nazionale -

Presidio delle RdB PI Statali davanti al Ministero dell’Economia

ed assemblea interna dei lavoratori del MEF

Inesistenti risorse per il rinnovo dei contratti del Pubblico Impiego, blocco pressoché totale del turn over con buona pace degli impegni alla stabilizzazione dei precari della P.A., accorpamento INPS-INPDAP, profondi ed incisivi tagli alla scuola pubblica, sono il segno di una finanziaria mirata al sostegno alle imprese e penalizzante per i lavoratori, il welfare ed i servizi ai cittadini.
"Il proposito di sopprimere le articolazioni provinciali del MEF – dichiara Aldo Di Napoli delle RdB PI Ministeri - con la chiusura di migliaia di uffici e il loro accorpamento a livello regionale, appare ancora più grave se si considera che nel testo della manovra non sono precisate le modalità della soppressione, ma vengono demandate a successivi regolamenti riorganizzativi: cosa accadrà ai lavoratori delle sedi da sopprimere? In che modo verrà erogato il servizio ai cittadini? Certo è che si persegue un progetto di disimpegno dello Stato dal territorio, aprendo così la porta ad ulteriori privatizzazioni dei servizi pubblici" conclude Di Napoli.
Contro questi provvedimenti della Finanziaria le RdB/CUB PI hanno proclamato lo stato di agitazione di tutto il personale, sia periferico che centrale, del Comparto Ministeri, ed hanno indetto una giornata di mobilitazione nazionale per il 13 ottobre 2006, che vedrà una assemblea interna dei dipendenti del MEF ed un presidio davanti al Ministero di via XX Settembre 97.
Le RdB hanno inoltre richiesto un incontro con il Ministro Padoa-Schioppa.
L’iniziativa si pone all’interno di un percorso di lotta, partito con il riuscitissimo sciopero generale dei precari della P.A del 6 ottobre scorso – per il quale hanno manifestato a Roma più di 35.00 lavoratori – che verrà seguito dallo sciopero di tutto il Pubblico Impiego indetto per il prossimo 20 ottobre, fino a confluire nello sciopero generale già proclamato dalla CUB per il 17 Novembre 2006, a cui aderiscono numerose sigle del sindacalismo di base.