4 dicembre 2003 Santa Barbara

Roma -

I Vigili del Fuoco non festeggiano

 

 

Cittadini e lavoratori,

le reali condizioni di lavoro in cui versano i Vigili del Fuoco non sono quelle propagandate più volte dal Governo.

Il contratto di lavoro scaduto da 23 mesi e il disegno di legge del Governo di trasformazione del rapporto di lavoro, precludono qualsiasi possibilità di festeggiare la giornata di Santa Barbara.

Dobbiamo denunciare la gravissima carenza di organico di oltre 15 mila unità. La legge Finanziaria 2004 prevede l’assunzione di sole 500 unità.

Il Decreto Ministeriale del 5 febbraio 2002, inerente i requisiti psicofisici per il mantenimento del ruolo operativo, penalizza il personale che si vede costretto a transitare al supporto tecnico (mansioni di ufficio non legate ai servizi operativi).

Inaccettabile è la proposta del Governo di militarizzare il Corpo nazionale.

Se dovesse essere approvato il progetto di Pisanu si andrebbe a stravolgere il ruolo svolto sino ad oggi dai Vigili del Fuoco, quello cioè di asse portante delle attività di soccorso e protezione civile.

I Vigili del Fuoco sarebbero ricondotti in un ruolo di mera manovalanza e subalternità alle esigenze delle diverse amministrazioni, cancellando in un sol colpo i diritti acquisiti in tanti anni di lotta dei lavoratori.

Il nostro operato da sempre è volto alle richieste della cittadinanza attraverso compiti esclusivi di soccorso e protezione civile.

I lavoratori del Corpo nazionale chiedono:

-- la chiusura di un contratto di lavoro dignitoso, che tenga conto delle reali esigenze del personale dei Vigili del Fuoco;

-- il ritiro del D.d.L. da parte del Governo di trasformazione del rapporto di lavoro.

I VIGILI DEL FUOCO VOGLIONO UN CONTRATTO DI LAVORO

SENZA SVENDERE LA LORO IDENTITA’