ACCORDO FUA 4 dicembre 2006

Roma -

L’accordo sottoscritto il 4 dicembre u.s. dall’Amministrazione e dalle OO.SS. (ad  eccezione della RdB) per destinare  risorse economiche aggiuntive alla rimunerazione delle maggiorazioni al personale ispettivo ed al personale che rappresenta l’Amministrazione in giudizio, è l’ennesimo tentativo, volto a creare ulteriore divisione tra lavoratori all’interno della stessa Amministrazione. Così come sembra che si voglia ridurre, banalmente, con l’assegnazione di qualche centinaia di euro ad una parte esigua di lavoratori rispetto agli oltre nove mila dipendenti del Ministero del Lavoro, tutta la problematica legata all’attività ispettiva.

Nell’accordo sono stati previsti una serie di criteri per l’individuazione dell’importo da assegnare che vanno dal peso che occorre dare ad ogni ispezione ad una diversa valutazione da attribuire ai colleghi ispettori nuovi assunti, alla carenza di organico, ecc.

 E’ fuorviante e riduttivo parlare di incentivazione dell’attività ispettiva se non viene affrontato al tavolo delle trattative, come spesso richiesto dalla RdB un ragionamento a trecentosessanta gradi sia in termini di organizzazione, finalizzata alla riduzione degli infortuni e dell’evasione contributiva, sia in termini di tutele più complessive per quei lavoratori che svolgono funzioni ispettive i quali, spesso sono costretti anche a difendersi in giudizio a spese proprie da attacchi portati avanti da datori di lavoro che sono stati oggetto della normale attività di vigilanza.

Inoltre, bisogna immediatamente fornire strumenti idonei poiché non è più pensabile sopperire con sotterfugi vari alla mancanza di un accordo nazionale sull’orario di lavoro del personale ispettivo che deve garantire la tutela dei diritti di tutti i lavoratori  e la sicurezza dei luoghi di lavoro ventiquattro ore su ventiquattro. Pertanto, l’indicazione che diamo a tutti i delegati RdB è quella di rivendicare in tutti gli uffici centrali e periferici una equa distribuzione  da destinare a tutti i dipendenti del Ministero del Lavoro.