ANCHE IL TFS DEI LAVORATORI PUBBLICI IN PERICOLO ? IL 17/11 TUTTI IN PIAZZA

Roma -

Ieri, 8 novembre, presso la Funzione Pubblica si è svolto un incontro tra il ministro Nicolais, il ministro Damiano e il sottosegretario Cento con i sindacati del Pubblico Impiego su una questione che è stata momentaneamente esclusa dal testo della Finanziaria ma che è sempre nel "cuore" di molti soggetti politici e sindacali: lo scippo delle liquidazioni dei dipendenti pubblici!

Dopo aver con un blitz accelerato nel settore privato lo scippo del TFR anticipando al 2007 quello che il precedente governo aveva previsto per il 2008, stanno cercando di mettere le mani sui soldi dei lavoratori pubblici cercando di far decollare al più presto anche i fondi pensione per i comparti del Pubblico Impiego.

L’unico fondo al momento operante è il Fondo Espero per i dipendenti della Scuola che a oltre cinque anni dalla sua costituzione ancora non ha raggiunto il numero minimo di 30.000 adesioni per poter legalmente operare, e già questo la dice lunga sulla disponibilità dei lavoratori a farsi scippare il TFS. Il ministro Damiano ha dichiarato che, proprio per superare i problemi di propaganda dei Fondi, verranno stanziati in Finanziaria 17 milioni di euro da elargire ai soggetti promotori dei Fondi (sindacati, imprese, assicurazioni) per una forte campagna mediatica a senso unico.

In mezzo al coro unanime dei presenti che si sperticavano nell’elogio dei Fondi Pensione evidenziando, a tratti, le difficoltà "tecniche" da affrontare e superare (magari con un tavolo tecnico alla Funzione Pubblica), la RdB/CUB P.I. ha rappresentato la voce stonata evidenziando come questa operazione sia una vera e propria truffa a danno dei lavoratori tanto è vero che dei 17 milioni per "l’informazione" sui Fondi nulla è previsto per la controinformazione.

Truffa che si deve inquadrare nel disegno più generale perseguito da questo e dai precedenti governi di far pagare sempre e solo ai lavoratori, meglio se pubblici, i costi delle crisi economiche, dell’ingresso in Europa, dell’introduzione dell’Euro.

In questo senso vanno letti i provvedimenti della Finanziaria che prevedono la chiusura di uffici e servizi pubblici, le privatizzazioni di servizi sociali, le insufficienti e tardive risorse per il rinnovo dei contratti, la non volontà di risolvere il problema del precariato. Ai lavoratori pubblici la riunione di ieri ha dato un motivo in più per scioperare il prossimo 17 novembre e partecipare alle manifestazioni regionali:

NESSUNO TOCCHI LE LIQUIDAZIONI DEI LAVORATORI PUBBLICI!

sciopero generale


17 NOVEMBRE