ANCHE ‘O BELLO GUAGLIONE PARTECIPA AL TORNEO

Nazionale -

Comunicato n.54/06

Con l’approssimarsi di quest’ultima parte dell’anno s’alza la febbre di chi cerca una disperata azione di recupero di credibilità, in vista della conta degli iscritti al 31 dicembre 2006.

Infatti questo dato, insieme ai voti che ogni sigla riceverà alle prossime elezioni RSU del 2007, determinerà la misura della rappresentatività di ogni organizzazione sindacale.

Così, in quella che sembra essere diventata una vera e propria gara a chi attacca più pesantemente la RdB, a chi racconta più menzogne sulla nostra organizzazione, anche ‘o bello guaglione Di Lullo partecipa al torneo, convinto di avere più di una carta da giocare.

Succede allora che il segretario generale della CISAL INPS vada in assemblea a raccontare che la RdB è un sindacato giallo, sempre appiattito in trattativa sulle posizioni dell’Amministrazione. Qui ci vorrebbe davvero la verbalizzazione delle riunioni: noi l’abbiamo chiesta, come anticipato nel nostro comunicato n. 51, lo scorso 24 ottobre in occasione della trattativa per il contratto integrativo dei custodi. Nessun altro ha fatto questa richiesta, neanche quella CISL che, nella circolare n. 28, la sbandierava come una minaccia. Da parte nostra abbiamo comunicato che al prossimo incontro porteremo un registratore. Vedremo.

Rispetto alle accuse di essere un sindacato vicino all’Amministrazione ci sono, oltre alla storia della RdB INPS, alcuni inconfutabili fatti recenti che dimostrano esattamente il contrario, come le due denunce per comportamento antisindacale presentate dalla RdB contro l’Amministrazione e come il rinvio all’Ufficio disciplina del sottoscritto per aver chiesto in modo fermo un incontro al Direttore Regionale per il Lazio. Ci sono, inoltre, le numerose iniziative di lotta e la moltitudine di documenti che mettono in chiaro un comportamento della RdB sempre coerente con le proprie idee.

La stessa cosa non può certo rivendicare ‘o bello guaglione, che qualche volta abbaia per mestiere, mai per convinzione. E quando eccede, bastano due strilli di Giorgio (il dottorino) a far tornare nei ranghi Michele (‘o bello guaglione). E non è un caso che questo duo sia impegnato contemporaneamente in un’operazione denigratoria nei confronti della RdB: l’uno funzionale all’altro, un nuovo mostro con il corpo da dottorino e la faccia da bello guaglione, entrambi funzionali ad un’Amministrazione che farebbe volentieri a meno della RdB non solo al tavolo sindacale nazionale, ma anche dentro l’Ente stesso e, magari, ovunque.

Ma veniamo alle altre accuse. Di Lullo ha avuto la faccia tosta di affermare in assemblea che la RdB sta perdendo iscritti; quando un lavoratore gli ha fatto notare che in quella Sede la RdB risulta in forte crescita, il nostro guaglione, in apparente affanno, ha dovuto ammettere che in quella Sede la RdB ha aumentato di molto gli iscritti ma in tutte le altre Sedi no. Chissà quante volte l’avrà ripetuta, questa balla.

Caro guaglione, ci dispiace per te: la RdB non solo sta tenendo rispetto agli inevitabili pensionamenti, ma risulta complessivamente che le adesioni aumentano giorno per giorno, segno che i lavoratori sanno ragionare con la loro testa e scegliere indipendentemente dalle campagne denigratorie e menzognere. Ci sono i dati ufficiali a dimostrarlo.

Alcune precisazioni sono inoltre dovute a seguito di alcuni comunicati firmati dal segretario generale Di Lullo, nei quali si attacca frontalmente la RdB badando bene a non citarla mai espressamente, per quel vizio ipocrita ed ignobile che hanno alcuni "sindacalisti" e che abbiamo già richiamato nel nostro comunicato n. 51.

Ci riferiamo, per esempio, a quanto affermato nel comunicato CISAL n. 46 del 30 ottobre 2006 dove, a proposito del ripristino dell’indennità mensile di € 30 e € 70 per C1/C2 e C3 si legge testualmente: " Qualcuno (ma non era un Sindacato conflittuale?) si preoccupa della copertura finanziaria. Sembra di stare in Parlamento!".

E’ palese il riferimento alla RdB che si è preoccupata di indicare lo strumento utile a recuperare risorse economiche per ripristinare l’indennità per l’Area C ed al tempo stesso non penalizzare il restante personale. Per essere più chiari ed inequivocabili, si tratta della proposta che abbiamo ufficializzato il 29 settembre 2006 e che prevede di utilizzare 20 milioni di euro dello straordinario ai fini della contrattazione integrativa, facendo finanziare lo straordinario all’Amministrazione, con una variazione del bilancio.

Perché ridicolizzare questa giusta preoccupazione? Perché la CISAL, oltre a raccogliere le firme per il ripristino dell’indennità per l’Area C non indica chiaramente con quali risorse economiche ciò sia possibile senza penalizzare i lavoratori delle Aree A e B che, diversamente, subirebbero un furto d’incentivo pari ad oltre 1.000 euro?

Preoccuparsi di tutelare tutti i lavoratori è, per ‘o bello guaglione, giocare alla politica parlamentare? Noi proviamo a rappresentare gli interessi di tutti i lavoratori, evitando dannose contrapposizioni o attenzioni particolari legate al numero più o meno cospicuo di colleghi presenti all’interno di una specifica Area. Non siamo un sindacato corporativo e questo ci onora.

Sempre nel comunicato n. 46 la CISAL, tramite il suo segretario generale, accusa la RdB (riferendosi ai "Conflittuali") di essere stata tra quelli che hanno scelto di finanziare i passaggi di qualifica con l’incentivo, procurando milioni di euro di danni ai lavoratori.

Qui l’affermazione di Di Lullo non solo è completamente falsa, ma è la rappresentazione di quale livello di ignominia si è disposti a raggiungere pur di screditare quello che si ritiene un possibile concorrente sindacale. Ci fa letteralmente schifo questo modo di fare.

La RdB Parastato non ha firmato il biennio economico 2000-2001 del CCNL proprio perché all’Art. 4 comma 1 recepiva la norma della Legge Finanziaria del 2000 che prevedeva, appunto, il finanziamento dei passaggi con i soldi del Fondo di Ente.

Non solo, ma sulla questione del finanziamento dei passaggi la nostra organizzazione sindacale ha promosso decine di iniziative di protesta, l’argomento è stato inserito negli scioperi che in questi anni abbiamo fatto e la proposta di restituire alle Amministrazioni l’onere economico degli sviluppi professionali dei dipendenti è stata inserita (in tempi non sospetti…) nella Piattaforma contrattuale della RdB Parastato per il CCNL 2002-2005.

Ancora, sempre nel comunicato n. 46, ‘o bello guaglione afferma testualmente: "… E così qualcuno tenta di scambiare la richiesta (quella si per "facite ammuina") di certificazione delle mansioni… con l’iniziativa LEGALE del Sindacato Autonomo che porta l’Amm.ne subito in conciliazione…".

Ci si riferisce senza ombra di dubbio alla nostra iniziativa di chiedere la certificazione delle mansioni per tutti i dipendenti che, contrariamente a quanto afferma ‘o guaglione, non vogliamo proprio che sia scambiata con l’iniziativa legale della CISAL. La nostra è un’iniziativa sindacale di lotta, di mobilitazione, che ha come primo obiettivo quello di garantire la trasparenza degli atti che interessano il personale. Probabilmente questo aspetto non interessa Di Lullo e, riteniamo, la CISAL INPS, ma interesserà sicuramente gli iscritti a quella organizzazione, perché si vuole impedire di ritrovarsi in futuro davanti a carriere precostituite attraverso la clientela sindacale, ad ordini di servizio falsi fatti uscire come per magia dal cappello a cilindro di qualche direttore disinvolto, legato mani e piedi al potere sindacale.

Certo che vogliamo differenziarci dall’iniziativa legale generalizzata che nega gli spazi alla mobilitazione dei lavoratori. Riteniamo che per prima debba essere percorsa la strada sindacale e, successivamente, quella legale, valutando con attenzione la posizione dei singoli lavoratori.

Anche qui non è un caso che il dottorino e ‘o bello guaglione siano uniti nel contrastare l’iniziativa promossa dalla RdB: si vuole negare quella metodologia e quella prassi che in anni passati vedeva i lavoratori coinvolti in prima persona per determinare il loro futuro, per difendere i propri diritti. Oggi si vorrebbe trasformare il sindacato in un’associazione per ricorsi legali.

Fin qui le risposte assolutamente necessarie alle menzogne e mistificazioni sparse a piene mani dal segretario generale della CISAL INPS.

Il resto è comune dialettica sindacale, che può materializzarsi con l’assunzione di posizioni diversificate tra le organizzazioni sindacali dell’Istituto. In questi termini non ci meraviglia che Di Lullo e la CISAL INPS siano d’accordo con la proposta dell’Amministrazione di istituire con i soldi del Fondo i ruoli di integrazione (comunicato n. 47 dell’8 novembre 2006), negando che si tratti di vice dirigenza. Infatti nel comunicato scrivono testualmente: "…diciamo chiaramente che non vediamo, non vogliamo vedere alcun collegamento tra queste figure e la pseudo-vicedirigenza…". Ecco, diciamo che non volete vedere o che fate finta di non vedere, ma di vice dirigenza si tratta, fatevelo spiegare dalla CISL.

Così come non siamo d’accordo con le altre posizioni della CISAL contenute sempre nel comunicato n. 47 come: l’attribuzione delle posizioni organizzative per i C3, l’istituzione del Team vigilanza e la trasformazione degli informatici di Sede in amministrativi(l’importante, per loro, è che il sindacato non resti escluso dalla decisione). Sono questioni sulle quali abbiamo idee diverse: infatti noi proponiamo la riattivazione delle selezioni concorsuali a C4, mantenendo inalterata la collocazione delle posizioni organizzative, così come siamo contrari al Team vigilanza per come ci è stato presentato dall’Amministrazione perché sarebbe una funzione vuota e un’indennità in più (meglio rivedere il trattamento economico di tutti gli ispettori di vigilanza). Infine, siamo contrari alla trasformazione generalizzata degli informatici delle Sedi in amministrativi (meglio rivalutare le funzioni e salvaguardare la professionalità acquisita negli anni).

Evitiamo la polemica sull’individuazione di quanto manchi per pareggiare il Fondo 2006 con quello del 2005 e per garantire almeno pari incentivazione a tutti, dal momento che su tale argomento la CISAL nei comunicati nn. 46, 47 e 48 dà letteralmente i numeri. Si capisce solo che loro considerano i 13 milioni del Tempo reale parte integrante dell'incentivo 2006. Anche su questo punto le nostre posizioni divergono, perché è come ammettere che i lavoratori abbiano adottato la modalità di lavoro del Tempo reale senza alcun ritorno economico, anzi, rimettendoci d’incentivo. Perché quello che andrebbe chiarito da parte di tutti, senza fraintendimenti e senza sindacalese, è che se non integriamo il Fondo di Ente 2006 con una somma adeguata (molto più cospicua dei 5 milioni di euro indicati dalla CISAL) i lavoratori INPS percepiranno complessivamente nel 2006 un incentivo inferiore rispetto al 2005 e non si potrà parlare realmente di ripristino dell’indennità per i C1/C2 e C3, a meno che non si vogliano penalizzare pesantemente i lavoratori delle Aree A e B e i C4/C5. Noi non lo vogliamo e ripeteremo fino alla noia che solo attraverso lo scorporo dello straordinario dal Fondo di Ente questi obiettivi saranno realizzabili.

Ci auguriamo, per il futuro (visto anche l’approssimarsi delle feste), di non essere costretti a scrivere altri comunicati per difenderci da ignobili falsità.