Assemblea congressuale ASIA: un avanzamento della lotta per il diritto all'abitare!

Nazionale -

"Casa, reddito, diritto alla città VS Rendita e nuovo consumo di suolo" il titolo del documento congressuale

Sabato 29/10/2022 con l’insediamento della presidenza, ha avuto inizio la 7° Assemblea Congressuale nazionale dell’Asia-Usb.

La prima relazione ha sinteticamente tracciato gli argomenti esposti nel documento congressuale sulla questione abitativa in generale e ha rimarcato il ruolo che Asia ha ricoperto (storicamente), ricopre oggi su tutti i settori, le aree tematiche e le vertenze su cui occorrerà puntare nei prossimi 4 anni, ben riportati sul documento. Viene constatata la crescita dell’organizzazione, il suo ringiovanimento e la sua capacità di produrre conflitto, militanza e aggregazione. Viene quindi fatta una disamina delle tematiche generali che interessano Asia dal punto di vista del diritto alla casa e alla città in forte contrapposizione ai meccanismi impoverenti ed escludenti della rendita finanziaria speculativa parassitaria. Sono così illustrate tutte le battaglie e le vertenze portate avanti dal sindacato: quelle legate all’edilizia pubblica (case popolari, piani di zona), all’edilizia privata (questione della legge sugli affitti e della complicità dei sindacati con i conseguenti  aumenti esorbitanti);  la strategicità del patrimonio degli enti previdenziali, la questione della costruzione di alloggi per i braccianti ed i migranti in generale, oltre che la questione giovanile (studentati e case popolari) ed il diritto alla città.

Asia di Milano espone un’altra relazione sull’edilizia privata, per cui sulla legge sugli affitti e sugli sfratti. I numeri sono impietosi (più di 2 milioni di sfratti emessi in venti anni, affitti alle stelle). Dall’abbandono dell’equo canone all’attuale legge sui canoni, la 431/98, la questione abitativa ha influito in modo diretto nella vita di tutti. La 431/98 fa l’interesse di pochi sulle spalle di tutti e permette attraverso il suo canale concordato, figlio degli accordi al ribasso dei sindacati con la grande proprietà, di ottenere affitti alti (a volte più alti del mercato) con fiscalità minima (cedolare al 10%). Viene spiegato il concetto di incidenza del canone sul salario e constatato come mentre il primo sale, il secondo resta fermo o arretra. Viene esposta in sintesi la legge frutto del lavoro dei compagni di Asia e dei Movimenti, la quale ha forti criteri di calmierazione e soprattutto stabilisce un’incidenza massima del salario sul canone. Debutta (congressualmente) nell’agenda di Asia la questione dei mutui e dei pignoramenti.

Da Tor Bella Monaca a Roma la relazione che si occupa dell’edilizia pubblica, l’altra area tematica del problema, profondamente connesso a quanto detto dal compagno di Milano in quanto la percentuale bassissima di edilizia pubblica e la sua cattiva gestione è funzionale alla speculazione della rendita parassitaria. Nell’intervento prende corpo in modo delineato sia il concetto di salario indiretto sia l’interesse di Asia nei confronti del problema dei mutuatari in sofferenza, i quali non possono godere di una legge dello Stato che li tutelerebbe, in quanto non è dotata di copertura finanziaria. Non si può parlare di case popolari senza accennare alle periferie, al loro stato di abbandono materiale, psicologico e sociale. La capacità di Asia sui territori e la sua storia consentono di analizzare e comprendere profondamente le tendenze e a volte anticipale, sempre e comunque contrastandole.

Dalla delegata di Bologna l’ultima relazione completa il quadro generale degli interventi, poiché si occupa della questione giovanile e territoriale, e lo fa ponendo l’accento sull’importanza dell’organizzazione senza dimenticare che l’Asia si muove all’interno della cornice della Federazione del Sociale, connettendosi con più lotte, più vertenze, più soggetti. Oggetto dell’intervento sindacale sarà non solo il classico conflittualismo della lotta per la casa, ma dovrà essere arricchita sia la nostra cassetta degli attrezzi che il nostro lessico con termini recuperati o appositamente coniati per organizzare i giovani, gli studenti, i poveri, i lavoratori sfruttati etc.. i territori, ognuno con la propria peculiarità, saranno in grado di tradurre le sfide che gli si presenteranno in vertenze generali nell’ambito dei diritti sociali.

A questo punto, concluse le tre relazioni sugli argomenti portanti (EDILIZIA PUBBLICA, PRIVATA, CONFLITTO E TERRITORI), comincia il dibattito con 15 interventi dei delegati dalle varie zone ma anche di diverse aree tematiche. Per primo però porta i suoi saluti al congresso di Asia uno studente di Osa che in un lungo documento esprime tutta la voglia di lottare del comparto studentesco e/o giovanile, le preoccupazioni per la portata delle sfide che ci attendono e la riconoscenza dei giovani per la possibilità concreta che gli si pone nel poter intessere relazioni concrete con la loro classe di riferimento (quella popolare), storicamente intercettata da Asia nel suo lavoro di lotta.

Dagli interventi dei delegati emergono un po’ tutte le questioni del documento e diversi spunti che in futuro arricchiranno ulteriormente il dibattito interno all’organizzazione. Viene espressa la volontà di alzare il più possibile il livello conflittuale (San Siro) ponendo una giusta osservazione sui richiami alla Costituzione nei suoi  primi 4 articoli; vengono denunciate varie situazioni di snaturamento del ruolo delle case popolari attraverso le irregolarità nelle norme regionali (Milano e Perugia); più interventi hanno denunciato che la gestione delle case pubbliche ha ingerenze da parte del malaffare nella totale complicità della politica (Catania) e che dunque lo strumento dell’occupazione è legittimo poiché è non un reato ma la riappropriazione di un diritto; nei territori siano essi grandi o piccole città, i processi di gentrificazione sono in atto agevolati da scelte politiche volte a smantellare l’edilizia pubblica e favoriti dal fiorire degli affitti brevi e delle piattaforme (turistificazione) (Perugia e Roma); sono altresì denunciate le politiche di destra messe in atto dal cosiddetto centrosinistra in questi anni, in primis l’articolo 5, che produce effetti devastanti sulla nostra gente negando il diritto all’istruzione ed alla salute (Roma); è stato poi spiegato l’abbandono di interi territori in mano agli interessi della speculazione e del crimine, all’insegna delle grandi opere inutili e dannose per l’ambiente (Reggio Calabria). Non mancano i compagni che oltre alle rivendicazioni dei loro territori esprimono gioia e soddisfazione nel praticare il conflitto con Asia in favore dei più deboli e contro i padroni (Torino e Livorno) e chiedono anzi maggior coordinamento fra le province sulle iniziative ed i temi delle campagne politiche e sindacali (sempre Livorno, ma anche Taranto).

Gli interventi, come accennato, non hanno avuto solo carattere geografico ma anche tematico, sono intervenuti inquilini dei Piani di Zona e dell’Enasarco, raccontando le proprie esperienze: problematiche individuali che hanno però carattere generale, in quanto rappresentative di migliaia di casi. Dunque vere e proprie vertenze aperte o da aprire in cui Asia sa dire la sua con autorevolezza.

È intervenuto inoltre il Movimento per il Diritto all’Abitare di Roma, il quale ha spiegato quanto prezioso e fruttuoso sia il percorso fatto assieme ad Asia ed ha rilanciato la sfida contro i meccanismi di estrazione della ricchezza dalla città, ai danni dei cittadini ed a vantaggio di pochi (rendita): il conflitto ha bisogno di nuove fasi di attacco frontale al blocco economico dominante, in quanto la situazione generale si va delineando come altamente problematica e le contraddizioni potrebbero emergere in tutta la loro evidenza.

Per ultimo interviene un compagno dell’esecutivo uscente della Federazione del Sociale - USB che, prendendo le mosse dal ruolo di Asia e dal suo radicamento, propone un ragionamento complessivo sul carovita e il caro bollette, illustrando le occasioni, ma anche gli impegni, che si profilano per Asia nel diffondere capillarmente sui territori l’azione di contrasto, anche e soprattutto usando i nuovi strumenti che il sindacato sta mettendo in campo (Abaco, Associazione di Base dei Consumatori).

Viene posto ai voti e approvato all’unanimità il documento congressuale (che alleghiamo), che contiene in conclusione una ricca piattaforma rivendicativa, lancia le campagne per il prossimo futuro.

Vengono votati i delegati per il congresso del giorno dopo della Federazione del Sociale, il nuovo coordinamento e l’esecutivo, nonché il rappresentante legale ed il tesoriere.

Il congresso si è sciolto per confluire, con i suoi delegati neo eletti, nel congresso della Federazione del Sociale del 30/11/2022.

Asia USB