Contratti pubblici: SEMPRE PIU' VICINO LO SCIOPERO GENERALE

Roma -

Le dichiarazioni sul rinnovo dei contratti del pubblico impiego del ministro Nicolais a Rimini fanno cadere l’ultimo velo e rendono sempre più evidenti le linee di continuità del governo Prodi con il precedente.
Dopo aver eluso il problema nella manovrina preferiale, il governo si prepara a chiudere la Finanziaria 2007 per settembre stanziando una somma irrisoria per i rinnovi dei contratti (25 euro netti). Molta più attenzione, e risorse, sono dedicate invece ad iniziative assistenziali alle imprese (vedi cuneo fiscale).

Nicolais deve avere una scarsa considerazione dei dipendenti pubblici se pensa di addolcire la pillola giocando con i numeri: 4 miliardi in tre anni quando il rinnovo e biennale e già siamo fuori di 8 mesi.
Le rassicurazioni, poi, circa l’apertura dei tavoli negoziali è la ciliegina sulla torta. Hanno deciso le quantità, cosa resta da contrattare?
Le premesse per la ripresa a settembre della conflittualità nel pubblico impiego ci sono tutte: scadenze contrattuali non rispettate, risorse irrisorie da impegnare, paventate ristrutturazioni della P.A. finalizzate a ulteriori tagli della spesa e dei servizi sociali, a forti riduzioni di personale che si coniugano con un precariato "pubblico" dilagante, in definitiva un progetto di smantellamento del pubblico impiego.
Questa è la strada della nuova concertazione che il governo ha intrapreso e che i sindacati concertativi, con qualche debole ritrosia, si avviano a percorrere.
La RdB/CUB Pubblico Impiego, che ha già proclamato per il 6 ottobre lo sciopero nazionale dei precari della P.A. con manifestazione a Roma, sarà pronta ad aderire e sostenere lo sciopero generale di tutto il mondo del lavoro contro questo governo e la sua finanziaria.

 

RdB CUB Pubblico Impiego

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