Entrate. Accessi notturni. Nota congiunta RdB - CGIL

Genova -

In data 31/08/2006 , preliminarmente alla discussione sulla proposta di riorganizzazione degli Uffici Locali, CGIL/FP e RdB/CUB hanno richiesto spiegazioni al Direttore Regionale relativamente all’organizzazione della attività di controllo effettuata circa 10 giorni fa in varie discoteche e locali notturni della regione.

Come quasi tutte le colleghe e i colleghi sapranno, tali controlli, precedentemente programmati, sono iniziati durante le ore serali e si sono prolungati sino alle prime luci dell’alba.

Premettiamo, sottolineandolo con forza, che come CGIL/FP e RdB/CUB siamo assolutamente convinte della necessità di maggiori e più incisivi controlli fiscali, soprattutto nei confronti di determinate attività economiche, tesi a contrastare e colpire in maniera netta chi evade o elude la legislazione fiscale. Infatti più di una volta abbiamo sostenuto e proposto come solo la ripresa di una razionale e organizzata attività di controllo, accompagnata dal definitivo abbandono della politica dei condoni fiscali, possa accompagnare la ripresa economica del Paese, trovando risorse finanziarie attualmente “evase“ da poter investire in politiche sociali e perché no in diverse e migliori politiche contrattuali del pubblico impiego.

Consideriamo inoltre positivo che numerose colleghe e colleghi, sicuramente animati dalla voglia di contrastare possibili fenomeni di frodi fiscali, abbiano aderito alla richiesta dell’Amministrazione.

Quello che invece riteniamo particolarmente negativo, ed ha indotto la nostra richiesta di spiegazioni al Direttore Regionale, è il fatto che le OO.SS. non siano state assolutamente informate di questa attività, nonostante tali controlli fossero organizzati in orario serale e notturno.

La stessa scelta di utilizzare come compenso l’istituto del lavoro straordinario non appare convincente, sia per ciò che recita l’art. 86 comma 1 dal quale si evince l’impossibilità di utilizzare lo straordinario quale fattore ordinario del tempo di lavoro, sia perché tali attività di contrasto all’evasione fiscale, potrebbero se contrattate con le OO.SS., trovare altre e più remunerate forme di compenso.

In conclusione, non ci convince una Agenzia che sembra voler fare le “ nozze con i fichi secchi“, chiedendo ai propri dipendenti prestazioni sempre più impegnative senza rapporti con le OO.SS. e soprattutto senza mettere sul piatto della discussione adeguate risorse economiche.

Genova 04 / 09 / 2006

  CGIL / FP                   RdB / CUB