Entrate... un contratto integrativo di luci (poche e molto fioche) ed ombre (inquietanti)

Roma -

Il primo contratto integrativo per il personale dell'Agenzia delle Entrate è stato definitivamente sottoscritto, dopo il via libera degli organi di controllo, il 18 dicembre scorso. NOI NON LO ABBIAMO FIRMATO. Nulla da aggiungere abbiamo, rispetto alle critiche che abbiamo articolato nei mesi di "gestazione" che hanno separato la firma della bozza (1 agosto 2006) dal varo finale. Solitamente nelle fasi conclusive si riesce ad apportare alcune limature che tentano di rendere l'impianto complessivo un po' migliore, anche sulla base delle critiche emerse e argomentate dalle organizzazioni sindacali. Abbiamo invece notato, che sebbene fosse oggettivamente difficile farlo, questo impianto è stato ulteriormente peggiorato dalla previsione di una nuova ennesima figura organizzativa (il coordinatore di direzione) che si aggiunge alle tante già fiorite nella prima stesura.

Di qua o di là: il personale dell'Agenzia delle Entrate, da oggi può sperare di trovarsi nelle condizioni di avere il riconoscimento di una qualche posizione organizzativa, non importa quanto chiara nelle mansioni e nelle responsabilità, e allora dovrà comunque fare i conti con una situazione di forte isolamento organizzativo e lavorativo, oppure farà parte della gran massa di coloro ai quali toccheranno le briciole, sia in termini di riconoscimento della professionalità, sia in termini di possibilità di progressioni economiche, sia per quanto riguarda il diritto al salario accessorio.

Quella delle posizioni organizzative è una vera e propria rivoluzione culturale, tendente all'introduzione di figure che sono state tanto care anche a una certa cultura aziendale degli ultimi decenni del secolo scorso, ma che secondo noi sono in profonda distonia con le sensibilità e i bisogni dei lavoratori dell'Agenzia delle Entrate.

In attesa di conoscere gli esiti della procedura di progressione economica "per tutti", continuiamo anche a sostenere che sebbene essa riguarderà molti, non sarà affatto per tutti. I numeri che abbiamo fornito all'Agenzia delle Entrate sulla base delle nostre proiezioni, non sono stati oggetto di un chiarimento che ad oggi si possa ritenere sufficiente e soddisfacente. Crediamo che la procedura avviata a settembre al grido di "un passaggio per tutti" non abbia finito di riservare qualche sorpresa. Del resto ciò accade con qualunque percorso di progressione l'Agenzia delle Entrate abbia fin qui aperto.

In questi giorni, insieme alla firma del contratto integrativo, tiene banco la trattativa sulla mobilità volontaria nazionale, la quale è stata accompagnata dalla diffusione della notizia che entro la fine di quest'anno l'amministrazione consoliderà tutte le posizioni di distacco oggi in essere. Quando è in ballo un interesse soggettivo che spesso è legato a situazioni oggettivamente difficili quando non addirittura drammatiche (ricongiungimenti a familiari, parenti anziani o ammalati, luoghi di cura ecc.) crediamo sia opportuno dare a tutti regole certe e uguali per tutti. Le corsie preferenziali, i distacchi “strategici”, a qualsiasi titolo e per qualsiasi ragione create, rischiano di produrre tensioni e sospetti. Un piano di mobilità nazionale volontaria invece, deve raggiungere l'intento di assicurare trasparenza, pari opportunità di condizioni e uguaglianza delle regole. In questo senso siamo pronti a sostenere e soprattutto a proporre, idonee soluzioni che abbiano il fine di garantire ed estendere quanto più possibile la portata dell'interesse legittimo in gioco.

Si sta per chiudere un anno intenso di lotte sindacali e di conflittualità propositiva. I lavoratori dell'Agenzia delle Entrate e con essi le RdB/CUB, sono chiamati a confrontarsi con problemi sempre più complessi e articolati. Il 2007 sarà l'anno di Antares. Noi auguriamo a questi lavoratori un futuro ovviamente migliore, costruito nella forma del protagonismo, l'unica capace di tenerci lontani dalle fregature. Auguriamo anche, a tutti i lavoratori precari presenti dentro i nostri uffici e negli altri della Pubblica Amministrazione, di poter vedere realizzato nel 2007 il sogno di un lavoro a tempo indeterminato, in nome del diritto al salario, alla dignità e ai diritti. Buone feste a tutti e auguri di un 2007 sereno e... socialmente utile.

 

(IN ALLEGATO IL CONTRATTO INTEGRATIVO CON LA NOTA A VERBALE RdB/CUB)


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