FINANZIARIA 2007:…altro che tasse ai ricchi. Per gli ENTI LOCALI, il solito: LACRIME E SANGUE

Nazionale -

Politici di maggioranza e di opposizione, giornali e tv, sindacati concertativi ci stanno raccontando che questa Finanziaria redistribuisce il reddito, che questa Finanziaria marca una inversione di tendenza rispetto al Governo Berlusconi, che questa Finanziaria rilancerà l’economia del nostro paese, stabilizzerà i precari, metterà soldi per i contratti: ci stanno raccontando che è una finanziaria che dà ai poveri e toglie ai ricchi.
I Sindaci, che tanto hanno tuonato per recuperare un po’ di risorse (prelevate forse da un gruzzolo che il Governo ha appositamente costruito per far fronte a possibili "rivolte") sono riusciti a garantirsi la loro indennità di carica e quella degli amministratori delle società partecipate.Per i Presidenti delle Regioni tutto si è risolto nell’aumento della capacità di indebitarsi per fare investimenti (sarà vero?)


SONO TUTTI BUGIARDI!

  

Il Governo obbliga anche gli Enti Locali alla "riduzione delle spese di personale, garantendo il contenimento della dinamica retributiva e occupazionale, anche attraverso la razionalizzazione delle strutture burocratico/amministrative (chiusura e accorpamenti uffici).


Il Governo taglia drasticamente i trasferimenti agli Enti Locali, mettendo in condizione gli Enti di dover aumentare tasse e balzelli locali per poter sopravvivere. Con una mano ci da qualche decina di euro con la rimodulazione dell’IRPEF e con l’altra ce ne toglie centinaia con gli aumenti di tasse locali e tickets sanitari.


Il Governo per il 2007 non aggiunge neanche un euro per la stabilizzazione dei lavoratori precari a quello già stanziato nel 2004 e nel 2005 dal governo Berlusconi, e i pochi lavoratori interessati saranno esclusivamente i tempi determinati che abbiano superato un concorso delle Amministrazioni Centrali; riduce inoltre di un ulteriore 20% la possibilità di utilizzare "personale a tempo determinato o con contratti di collaborazione coordinata e continuativa".


Il Governo, lascia "beffardamente" la possibilità agli Enti di trasformare i rapporti precari in stabili, però solo reperendo in proprio le risorse (dove?!).


Il Governo indica la possibilità di assumere a tempo indeterminato utilizzando solo il 20% della spesa delle cessazioni dell’anno precedente.


Il Governo aggredisce anche quei settori lavorativi che parrebbero non esternalizzabili (messi, vigili urbani) prevedendo che notifiche, verbali e accertamenti possano essere svolti anche da soggetti esterni all’Ente Locale. Particolarmente sinistro pare poi l’attuale art. 38 della Finanziaria che prevede il supporto economico e logistico delle Regioni e degli Enti Locali alle operazioni di polizia, scavalcando leggi e regolamenti.


Il Governo fa saltare, di fatto, un anno di contratto, il 2006, scaduto ormai da dieci mesi, confermando il solo pagamento dell’indennità per il mancato rinnovo, come deciso dal Governo precedente (15€ lordi, medi, mensili), aggiungendo per il 2007, solo 800000 ai 322000 già previsti (26€ lordi, medi, mensili) e stanziando 2180000 € nel 2008, che comporterà aumenti medi, lordi, mensili, di circa 90€ solo dopo 3 anni. Cifre insufficienti per un vero rinnovo contrattuale, ma lontane anche dall’inflazione programmata, senza contare che contemporaneamente viene aumentato di uno 0,3% il prelievo previdenziale (e sappiamo già come andrà a finire con le pensioni).


Il Governo blocca la contrattazione integrativa le cui risorse non potranno superare quelle utilizzate nel 2004.


Il Governo punisce gli Enti che non rispettano il Patto di Stabilità interno che non potranno assumere nessuno, verranno commissariati e dovranno aumentare le tasse locali per recuperare lo sforamento.


Il Governo avvia la verifica demografica e geografica delle Provincie e ne blocca l’istituzione di nuove, dando seguito e riscontro alle voci che prefigurano la soppressione di questi Enti.

 

CONTRO L’IMBROGLIO DELLA FINANZIARIA:
IL 20 OTTOBRE SCIOPERO DI TUTTO IL PUBBLICO IMPIEGO
(due ore a fine turno – asili nido e scuole materne un’ora a fine turno)
IL 17 NOVEMBRE SCIOPERO GENERALE
DI TUTTE LE CATEGORIE