Frosinone: circa 150 residenti del centro di accoglienza di Fiuggi manifestano sotto la prefettura con USB
Giornata di mobilitazione a Frosinone: nella mattina di giovedì 12 settembre circa 150 residenti del centro dei centri di accoglienza di Fiuggi hanno manifestato sotto la prefettura, per evidenziare anche in questa occasione la inadeguatezza del sistema di accoglienza nei confronti dei migranti.
Sono state denunciate le difficoltà dei residenti: la mancanza di acqua durante tutta la giornata, così come il comportamento inappropriato degli operatori nei confronti dei migranti.
La delegazione di USB è stata ricevuta dal Capo di gabinetto della prefettura di Frosinone, che ha ascoltato oltre i dirigenti di USB anche i residenti dei due centri di accoglienza che, in questo modo, hanno potuto esprimere direttamente le loro difficoltà di vita all'interno del centro.
Il Capo di gabinetto si è impegnata per verificare le denunce fatte e opererà nei prossimi giorni per cercare di migliorare la condizione dei residenti; ha anche assicurato che i ritardi per avere appuntamenti per chiedere il permesso di soggiorno saranno ridotti nelle prossime settimane, con l'aumento del personale amministrativo.
USB continuerà a vigilare e a verificare che quanto è stato concordato avvenga realmente nelle due strutture.
Con la mobilitazione a Frosinone continua la campagna di denuncia, da parte di USB, del sistema di accoglienza; questo è notevolmente peggiorato con il Governo Meloni, ma ha origine con legge Bossi-Fini di fatto accettata da governi di centro destra e di centro sinistra.
Per USB il sistema di accoglienza per i migranti in Italia è totalmente fallito: è inefficace e inadeguato a quelle che sono le necessità sia dei cittadini che arrivano in Italia, scappando da situazioni critiche, sia alle necessità italiana di regolarizzare nel più breve tempo possibile persone che sono venuti qui per lavorare.
È ormai all'ordine del giorno del dibattito politico la necessità di forza lavoro per lo sviluppo del paese: impedire l'inserimento di lavoratori stranieri all'interno del tessuto socio economico è una posizione ideologica e fortemente discriminatoria.
Ascoltando la rabbia di centinaia e centinaia di migranti, USB è impegnata da quest' estate in un percorso di organizzazione e di rivendicazione dei diritti. La nostra parola d’rodine deve essere: Permesso di soggiorno subito, abolire la legge Bossi-Fini!
Le federazioni in ogni città sono pronte ad accogliere le denunce dei migranti e rappresentare le loro difficoltà presso le diverse istituzioni.
USB Migranti