Giornata mondiale dei diritti umani, non sembra che in Italia vada tutto bene

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L’Osservatorio Diritti, testata on line dell’associazione italiana che si occupa di diritti umani in Italia e di giornalismo indipendente, apre oggi la sua homepage ricordando il nostro compagno Soumaila Sacko:

Soumaila Sacko: storia di un difensore dei diritti vittima d'omicidio in Italia (osservatoriodiritti.it)

Ricorda la sua figura di migrante, bracciante ma ricorda la sua figura di attivista sindacale impegnato a difendere le condizioni di vita di migliaia di suoi fratelli, che come lui, vedono nell’Europa e nell’Italia il raggiungimento di una condizione migliore per sé e per le famiglie che lasciano nei paesi di origine.

Purtroppo non è così e la storia di Soumaila ce lo ricorda ogni giorno, quando vediamo che quotidianamente vengono calpestati da quest’Europa e quest’Italia dell’opulenza anche i diritti umani minimi.

Il diritto alla salute, assolutamente non garantito in questo periodo di pandemia, dove i lavoratori della terra vengono lasciati nei ghetti senza tutela sanitaria, persone positive al Covid che condividono gli stessi spazi con persone negative, in condizioni igieniche vergognose, e sottoposte ogni giorno allo sfruttamento lavorativo attuato da coloro che in giacca e cravatta raccontano nelle pubblicità natalizie quanto sono buoni i prodotti agricoli italiani.

Il diritto alla cittadinanza, nonostante lavorino e producano ricchezza per il nostro paese, vieta l’accesso a ogni garanzia, anche minima. Gli negano una carta di identità, gli negano una residenza, gli negano la possibilità di aprire un conto alla Posta.

Il diritto all’abitare, perché gli negano, nei fatti, la possibilità di affittare una casa e di vivere con dignità.

Se l’Italia vuole presentarsi al mondo dando lezioni di democrazia, guardi bene tra i suoi imprenditori, troverà spiacevoli sorprese.

Per cambiare il sistema agricolo occidentale, bisogna cambiare le regole e le politiche europee, oggi i governanti europei parlano di politiche agricole verdi e sostenibili, ma al tempo stesso foraggiano tramite la  PAC le più grandi aziende dell’agroindustria con ingenti contributi economici.

Le parole volano nel vento, i sussidi veri continuano ad arricchire chi si rivolge, per i propri profitti, ad aziende e produttori agricoli privi di scrupoli e totalmente indifferenti ai principi del rispetto dei Diritti Umani.

Unione Sindacale di Base