IL 15 -16 GIUGNO ai REFERENDUM

Roma -

E’ necessaria una partecipazione attiva alle votazioni del 15-16 giugno

 

 

Crediamo, che i lavoratori debbano difendere i propri diritti ottenuti attraverso lotte che hanno attraversato diverse generazioni. Oggi subiscono un attacco indiscriminato da parte di questo Governo e pressoché dell'intero arco parlamentare.

Il Governo ha ben chiaro quale tattica debba adottare per riuscire a mettere in atto il patto firmato con Cisl e Uil nel 2001. L’attacco all’Art. 18 è una delle tappe, poi passerà alla modifica del sistema previdenziale e allo smantellamento definitivo della pubblica amministrazione.

Il mantenimento dell’Art. 18, oltre ad estendere e garantire i diritti a tutti i lavoratori, porrebbe fine a vent'anni di politiche di riduzione dei diritti.

Il raggiungimento del quorum e la vittoria del SI darebbe una forte risposta al ceto politico sulle reali aspettative del mondo del lavoro.

E’ quindi necessario come lavoratori del Corpo nazionale, tenere presente che la politica del non voto e quindi del no, proposta da alcune sigle sindacali, legittima il Governo a proseguire nell’attacco ai diritti dei lavoratori.

Con questo referendum, si cercherà di stabilire il principio di eguaglianza che garantirebbe a tutti i lavoratori, compresi coloro che operano in imprese al di sotto dei 15 dipendenti, di godere degli stessi diritti , e non essere schiavi di un meccanismo che li vede sempre più vittime di ricatti e discriminazioni.

Non possiamo più accettare la precarizzazione dei lavoratori ed il loro sfruttamento, il referendum è una prima risposta, un passo avanti significativo in termini di diritti.

Il crocevia imposto dal referendum è semplice: o si va ad una riunificazione del mondo del lavoro rimontando il pendio dei diritti ove ci hanno condotto in questi anni Cgil, Cisl e Uil , oppure verranno cancellate altre tutele conquistate in anni di lotta.

La vittoria del SI rappresenta, anche per i lavoratori del Corpo nazionale, un punto fondamentale per la difesa dei nostri diritti.

Vai al mare quando ti pare ma non

il 15 e 16 giugno!

Vota e Vota SI ai Referendum