IL "CREPUSCOLO" DEI VIGILI DEL FUOCO

Ravenna -

Documento della RdB-Cub di Ravenna per la Cittadinanza e gli Amministratori Locali

 

Anni di sostanziale blocco delle assunzioni nella P.A., hanno determinato una condizione che anche a livello locale sta assumendo gravi ripercussioni. Il Comando VVF di Ravenna, accusa una cronica carenza di personale, che obbliga i Vigili del Fuoco alla massima flessibilità attraverso l’uso massiccio del lavoro straordinario.

Contemporaneamente, l’Amministrazione, in modo paradossale, assume una mole di personale precario a tempo determinato per garantire il soccorso minimo essenziale. Molti di questi Lavoratori attendono invano da anni l’assunzione a tempo indeterminato, pur avendo acquisito una buona professionalità.

Lo smantellamento sistematico dei servizi pubblici, della scuola, della sanità, della previdenza pubblica, intrapreso attraverso le privatizzazioni e la precarizzazione del mercato del lavoro, volute prima dai governi di centro-sinistra e poi concretizzate anche dal Governo delle destre, ha prodotto significativi peggioramenti per i cittadini per quanto riguarda la fruizione dei servizi essenziali e dello stato sociale.

Il Comando VVF di Ravenna, causa la mancanza di personale, ha ipotizzato la riduzione del presidio preposto ad intervenire nella zona portuale e nel polo chimico pur di garantire tra il 15 giugno ed il 31 agosto, l’operatività del distaccamento di Savio di Cervia. Il dispositivo del soccorso, in questo modo verrebbe “sbilanciato” pericolosamente verso sud. E’ del tutto evidente, comunque, che i Cittadini di Cervia non possono rimanere relegati in una condizione di “serie B”: il Dipartimento VVF deve assegnare definitivamente l’organico necessario.

A questa già grave situazione si deve aggiungere che il contratto del Pubblico Impiego, dopo essere stato “usato” impropriamente a scopi elettorali di propaganda, ora è tornato nel dimenticatoio, nonostante sia scaduto da ben 15 mesi. Le cifre di cui si parlava (95 Euro) hanno inoltre il sapore della beffa: l’emergenza salariale è ormai sotto gli occhi di tutti, e il caro-vita e la perdita di potere di acquisto dei salari (19.6 % negli ultimi tre anni), avrebbero bisogno di risposte rapide ed adeguate.

Un altro aspetto che riguarda più strettamente la categoria VVF, è il processo Legislativo di riforma ancora in corso che ha come obiettivo la sostanziale militarizzazione del Corpo Nazionale accanto allo stravolgimento dei compiti istituzionali, rendendo i Vigili del Fuoco più simili alle Forze dell’ordine.

Siamo invece convinti che una soluzione più corretta e moderna, debba prevedere il superamento di alcuni dualismi ed sovrapposizioni di competenze tra il Ministero dell’Interno ed il Dipartimento della Protezione Civile. Il Corpo Nazionale, passando alle dirette dipendenze della Presidenza del Consiglio, in sostanza dovrebbe diventare l’asse portante del sistema di protezione civile, con compiti di prevenzione, previsione e soccorso tecnico, coordinando tutte le altre strutture che concorrono: Volontariato, CRI, FF.AA., ecc.,in stretta collaborazione con gli Enti Locali.

CHIEDIAMO AD OGNUNO DI VOI DI SOSTENERE LA NOSTRA BATTAGLIA NELL’INTERESSE DELLA COLLETTIVITA’