INFORMATICI: LA RdB E' DISPONIBILE ALL'ASSEMBLEA UNITARIA NAZIONALE. GLI ALTRI… METTONO CAPPELLO

Nazionale -

Comunicato n.30/07

Tre mesi prima della firma del contratto integrativo di Ente 2006, la RdB-CUB convocò un’assemblea nazionale del personale informatico, per scongiurare il passaggio generalizzato al profilo amministrativo di tutti gli ex operatori di controllo e per chiedere l’avvio di una progressiva internalizzazione delle attività relative a questo settore affidate all’esterno, oltre ad un congruo numero di posti a C4 nelle selezioni interne per tale profilo.

 


Il primo pericolo è stato scongiurato e si è arrivati alla definizione dell’accordo del 9 marzo 2007 che la RdB-CUB non ha sottoscritto, a seguito del preciso mandato ricevuto dai lavoratori.  

 


All’indomani della firma dell’ipotesi di contratto integrativo di Ente 2006, in modo assolutamente spontaneo gli ex operatori di controllo hanno avviato una protesta sui contenuti dell’intesa, relativamente all’Art. 8, comma 1, che prevede siano individuate 300 unità a cui assegnare la funzione di assistenza e supporto ai sistemi ed alle reti, mentre il rimanente personale (circa 500) dovrebbe essere impiegato nei processi amministrativi, pur mantenendo il profilo informatico.

 


I lavoratori, nel reclamare un rilancio dell’informatica interna e un più adeguato numero di posti per le selezioni a C4, hanno chiesto la disponibilità alle organizzazioni sindacali per potersi riunire in assemblee gestite autonomamente e decidere opportune forme di mobilitazione.

 


Il percorso è stato avviato alla fine di marzo in Lombardia, dove solo la RdB-CUB ha risposto all’appello ed ha messo a disposizione la propria sigla sindacale, lasciando la più ampia libertà ai lavoratori che hanno deciso di attuare alcune iniziative comunicate direttamente ai colleghi senza alcun filtro o imposizione da parte della RdB. Così è stato in altre regioni, come ad esempio in Sardegna e in Abruzzo.  

 


In questi due mesi il malcontento è cresciuto e forse qualcuno ha pensato bene che era il caso di appropriarsi sindacalmente della protesta. Così è accaduto che nel Lazio la CGIL ha convocato un’assemblea regionale degli informatici presso le stanze sindacali della propria segreteria nazionale, divulgando successivamente il resoconto dell’incontro su carta intestata del sindacato ed a firma del responsabile regionale.

Nel Veneto è accaduto qualcosa di più inquietante: sembra che la CGIL regionale non abbia voluto la RdB tra i promotori dell’assemblea del personale informatico convocata per il prossimo 15 maggio, così come per quella prevista per il giorno successivo per gli ispettori di vigilanza. CISL e UIL del Veneto si sono adeguate al dictat, suggerendo alla RdB di convocare le assemblee in forma separata ma per le stesse date. Ovviamente la RdB del Veneto si è rifiutata di accettare questo assurdo compromesso, dal momento che l’importante è che i colleghi informatici abbiano la possibilità di riunirsi, poco importa chi materialmente convochi l’assemblea.

 


Certo appare palesemente contraddittorio tanto attivismo da parte di chi ha prima firmato il contratto integrativo, accettando quindi anche l’Art. 8 visto che non ci sono note a verbale che chiariscano posizioni diverse, per cavalcare successivamente l’onda della protesta e mettere cappello sulle iniziative che i lavoratori volevano invece che fossero autonome e spontanee.

 



Gli informatici hanno chiesto l’indizione di UN’ASSEMBLEA NAZIONALE UNITARIA DELL’AREA INFORMATICA.

 


LA RdB-CUB DICHIARA APERTAMENTE LA PROPRIA DISPONIBILITA’ A COSTRUIRE QUESTO APPUNTAMENTO, se si concorda sui seguenti punti:

 



> Convocazione immediata del tavolo sindacale di trattativa sull’area informatica;
Modifica dell’Art. 8, comma 1, del CCNI 2006;

 


> Avvio del percorso di progressiva internalizzazione delle attività informatiche;
Costante aggiornamento professionale del personale informatico;

 


> Reclutamento di nuovo personale informatico.

 



Per quanto riguarda il numero di passaggi a C4 non si possono prendere in giro i lavoratori, dal momento che, ad accordo chiuso, aumentare i posti per il profilo informatico significherebbe toglierli ad altri profili e ad altre posizioni.

Su questo la RdB-CUB non concorderebbe assolutamente.

Occorre invece determinare condizioni favorevoli perché si possa intervenire per tempo nel contratto integrativo 2007 ancora completamente da discutere.