La RdB-Cub settore vigili del fuoco interviene alla "Giornata delle Bandiere di Pace"

Roma -

Pubblichiamo il lancio dell’agenzia “Peace link” riguardante l’intervento della nostra organizzazione invitata a partecipare all’iniziativa promo

03/06/2003 15.42.20

MILANO - I vigili del fuoco vivono una "lenta e graduale subordinazione alle pratiche militari", con l'impiego dei pompieri come squadre antiterrorismo. La denuncia di questi processi è partita dalle Rappresentanze sindacali di Base (RdB) dei vigili del fuoco, presenti a Verona durante la "Giornata delle Bandiere di Pace", organizzata dai promotori della campagna "Pace da tutti i balconi!". Stefano Del Medico, uno dei rappresentanti delle Rdb presenti sul palco di Verona, ha dichiarato che "tramite la nostra organizzazione sindacale abbiamo cercato di non far partecipare i vigili del fuoco alla parata del 2 giugno, ma purtroppo siamo stati costretti a marciare nei ranghi assieme alle forze militari. Comunque abbiamo esposto la bandiera arcobaleno in moltissime

caserme".

Secondo le Rdb un altro rischio all'orizzonte è l'esclusione del corpo dei vigili del fuoco dal comparto del pubblico impiego, con "il ritorno alla situazione precedente al 1970, quando i vigili del fuoco erano militarizzati e privi di diritti sindacali".

Le nuove politiche di impiego dei vigili del fuoco stabilite dal ministero dell'Interno sono state contestate anche in un comunicato ufficiale delle Rdb, nel quale si dichiara che "la difesa civile non ha mai interessato direttamente il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, se non per un breve periodo, nel lontano 1950, con l'allora Ministro dell'Interno Scelba. Oggi - prosegue il comunicato - si ipotizza l'utilizzo di squadre di vigili del fuoco in possibili interventi a carattere 'anti-terroristico', a difesa dei cosiddetti obiettivi sensibili".

A conferma di questo orientamento ci sono i corsi recentemente effettuati dai vigili del fuoco per la gestione di emergenze NBCR (Nucleari, Batteriologiche, Chimiche e Radiologiche). "Questa materia – hanno dichiarato le Rdb - dovrebbe essere affidata alle autorità militari.

L'obiettivo del corso, inoltre, è quello di dare un quadro generale che, ovviamente, non può fornire una preparazione adeguata. La materia NBCR - conclude il comunicato - richiede una conoscenza e uno studio molto elevato, solo così si possono limitare i rischi per l'operatore". (cig)

in allegato il comunicato dell’ufficio stampa “Bandiere di Pace