La RdB ha scritto ai Ministri Frattini e Scajola

Roma -

In data 10 gennaio 2002 abbiamo inviato una lettera al ministro dell'interno e al ministro della funzione pubblica in cui esprimiamo la nostra c

In data 10 gennaio 2002 abbiamo inviato una lettera al ministro dell'interno e al ministro della funzione pubblica in cui esprimiamo la nostra contrarietà all'ipotesi di un cosiddetto comparto sicurezza, ribadendo la necessità di mantenere i vigili del fuoco nell'area contrattuale dei pubblici dipendenti e attribuendo al Corpo nazionale la necessaria autonomia e indipendenza. Inoltre, il 22 gennaio abbiamo avuto un incontro con il Sen. Manfredi presentatore di un disegno di legge (atto Senato 531) sul passaggio del Corpo nazionale alle dirette dipendenze della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Dopo aver espresso quello che da anni la RdB va sostenendo abbiamo richiesto i tempi per giungere ad una approvazione. Il senatore ci ha confermato che le difficoltà maggiori derivano dalle resistenze del ministro e dei prefetti. Lo sciopero e la manifestazione del 15 febbraio rappresentano un momento centrale della nostra iniziativa, per questo è necessario che ci spendiamo con tutte le nostre forze per fare le necessarie iniziative affinché si eviti il "comparto di Cisl e Uil" e si possa fare una vera riforma della protezione civile. Di seguito pubbliachiamo la lettera del 10 gennaio:

 

Al Ministro dell'Interno

On. Claudio SCAJOLA

 

Al Ministro della Funzione Pubblica

On. Franco FRATTINI

 

Al Sottosegretario di Stato

On. Maurizio BALOCCHI

 

e.p.c. Al Capo Dipartimento dei

Vigili del Fuoco Soccorso Pubblico

e Difesa Civile

Pref. Mario MORCONE

Oggetto: comparto di contrattazione.

In merito alla ipotesi di assimilare il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco al trattamento contrattuale riservato alle forze dell'ordine non militarizzate, la scrivente organizzazione sindacale, esprime la propria contrarietà in quanto non ci sono le condizioni organizzative e lavorative per tale soluzione.

 

Tale ipotesi non corrisponde alle caratteristiche del servizio svolto dal Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco nell'ambito delle attività di prevenzione, previsione e soccorso, inoltre non porterebbe un miglioramento alle condizioni del personale, che per le proprie peculiarità lavorative necessita di un comparto di contrattazione pubblico, che mantenga tutte le attuali garanzie normative e sindacali.

 

Il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco deve avere un'autonomia gestionale sia su un piano organizzativo che contrattuale, assumendo il ruolo di asse portante dell'intera struttura della protezione civile con funzioni di indirizzo e coordinamento come previsto dalla legge 225/92.

 

Per quanto sopra esposto la RdB ritiene necessario il mantenimento del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco nel sistema dei dipendenti contrattualizzati della Pubblica Amministrazione.