Mensa obbligatoria? Allo schifo il personale dice basta !!!

Roma -

Una interessante iniziativa della RdB e del personale del distaccamento di Fiumicino sulla mensa che può essere da esempio per tutti i comandi

Lavoratori,

l’annoso problema della mensa obbligatoria torna di nuovo alla ribalta.

Sarebbe meglio dire che non si è mai risolto, perché in questi anni si è potuto solo assistere a un peggioramento continuo di tale servizio.

È bene premettere, in modo da essere chiari sulla posizione della RdB, che la mensa di servizio non è una concessione che l’amministrazione fa ai lavoratori ma un obbligo che questa assume, tra l’altro attingendo per la spesa, direttamente dal contratto di lavoro dei dipendenti del C.N.VV.F. e quindi ai soldi dei lavoratori, cioè i nostri.

Oltre questo va chiarito che l’obbligatorietà del servizio implica altrettante responsabilità dell’amministrazione per l’aspetto delicatissimo dell’igienicità, dell’apporto calorico e della qualità calorica dei cibi forniti.

In questo Comando tale servizio ha assunto aspetti inquietanti che vanno dalla fornitura di derrate di pessima qualità, confezionate in condizioni igieniche pessime o del tutto assenti. Soprattutto, va evidenziata la completa latitanza dell’amministrazione nella sua funzione di controllo e vigilanza delle modalità di fornitura, del rispetto degli obblighi contrattuali e di legge che un servizio mensa svolto da una ditta esterna implica.

In questi giorni il personale di Fiumicino, esasperato dal protrarsi della situazione, ha deciso di non sottostare ulteriormente a questa indecenza astenendosi dal consumare i pasti (se così ancora vogliamo definirli) rifiutando in tal modo l’ormai ordinario peggioramento del servizio mensa.

CGIL CISL e UIL hanno tentato di delegittimare le iniziative di protesta e in un comunicato hanno intimando “i lavoratori a recedere da forme di lotta assunte unilateralmente” smascherando così le loro reali posizioni al fianco dell’amministrazione e delle decisioni da questa prese. Quest’ultima invece ha riproposto la solita “minaccia dei precotti” come se la volontà dei lavoratori si possa piegare con la coercizione.

Le iniziative di lotta andranno avanti con forme nuove e diverse, così è stato deciso dal personale durante l’assemblea svoltasi presso il distaccamento aeroportuale, fino a quando l’amministrazione non convocherà tutte le OO.SS. maggiormente rappresentative ad una contrattazione dove affrontare gli insopportabili problemi del servizio mensa.

Nel frattempo e da subito i lavoratori hanno deciso di chiedere il rimborso dell’importo per il pasto non usufruito, iniziativa che vede l’appoggio della RdB.

Invitiamo tutto il personale che quotidianamente è costretto a vivere tale situazione nel proprio posto di lavoro a condividere le iniziative prese, in quanto la volontà dei lavoratori è l’unica forza in grado di modificare le “logiche al ribasso” applicate alle attività della pubblica amministrazione.

Rifiuta la solita pappa …rivendica i tuoi diritti

In allegato il modulo di richiesta rimborso quota mensa da utilizzare eventualmente in quei comandi dove si ritiene che il servizio mensa non risponde alle richieste dei lavoratori