Nasce il Coordinamento USB dei lavoratori iscritti alle casse previdenziali
L’11 febbraio 2021 presso la sede di Roma dell’Unione Sindacale di Base (USB) di via dell’Aeroporto 12 si svolto il primo i contro tra alcuni iscritti alle casse previdenziali quali ENPAM, Cassa Geometri, ENASARCO, ENPAPI (Cassa Infermieri) con l’obiettivo di dar vita al Coordinamento nazionale USB-SLANG dei lavoratori iscritti alle casse previdenziali.
Al primo posto la necessità di dare una organizzazione sindacale a un mondo di lavoratori prevalentemente autonomi, ma vanno tutelati anche i lavoratori dipendenti, che da tanti anni subiscono la doppia contribuzione (INPS e Casse).
Molti i temi affrontati a partire dalle difficoltà attuali riguardanti questo periodo di pandemia che, per alcune categorie, ha visto una drastica riduzione dell’attività lavorativa e quindi contributiva.
Si è discusso, inoltre, delle difficoltà dei tecnici liberi professionisti di accedere ai bandi di gara per errate interpretazioni delle norme in materia, nonché della proposta di conciliazione per coloro che hanno debiti previdenziali pregressi che comportano il pagamento di sanzioni con interessi da usura. I liberi professionisti metteranno in campo tutte le iniziative per fare in modo che venga rispettato il dettato costituzionale del diritto al lavoro.
Si denuncia la mancanza di tutele sul posto di lavoro, il tema della sicurezza, denunciata in particolare dai lavoratori appartenenti alla Cassa Infermieri.
Al centro della discussione è stato posta la pessima gestione delle Casse previdenziali e soprattutto l’ingiusto trattamento di contributi pensionistici non cumulabili con quelli versati nella contribuzione INPS (caso Enasarco). Per questo motivo si sono generati 700 mila contribuenti silenti. A ciò si aggiunge la denuncia dell’utilizzo dei fondi previdenziali per discutibili investimenti che hanno portato a enormi buchi di bilancio, a vergognosi e ingiustificati emolumenti faraonici erogati ai membri dei CDA delle Casse a spese del patrimonio destinato alle pensioni e delle tutele degli iscritti.
In attesa del logico e naturale assorbimento da parte dell’INPS, è urgente una radicale modifica del decreto legislativo 509/94. È inconcepibile che mentre lo Stato garantisce la previdenza a 22 milioni di cittadini attraverso l'ente di diritto pubblico INPS, affidi invece le pensioni di 1.600.000 professionisti a 19 enti di diritto privato, le Casse privatizzate, alle quali il decreto legislativo 509/94 dà ampia e immotivata autonomia in tema di investimenti, senza che vi sia un reale controllo dei ministeri vigilanti, mancando persino una norma che li regoli.
L’attuale decreto 509/94 non stabilisce il numero dei componenti dei ben 19 consigli di amministrazione, il numero dei mandati dei consiglieri, non stabilisce alcun tetto per gli emolumenti degli stessi. Tutte anomalie che hanno comportato la dispersione di ingenti capitali destinati alle pensioni.
Ora il Coordinamento passa alla fase organizzativa, puntando a costruire in fretta il sindacato in tutto il settore, dando rappresentanza a tutte le categorie di lavoratori iscritti alle Casse. Preparando contemporaneamente un programma di iniziative per reclamare l’apertura della discussione con le istituzioni competenti e il nuovo governo.
Comitato promotore:
Renata Trombi iscritta cassa Empapi; Gaetano Barone iscritto Cipag; Stefano Ticozelli, Lucia Ciampi, Gianni Scaburri iscritti Enasarco; Giansalvo Sciacchitano iscritto Enpam