Potere… dovere…

Roma -

L’amministrazione non si fa scrupolo di danneggiare 12 dipendenti per colpire un singolo

 

Lavoratori,

nei giorni scorsi in occasione della distribuzione dei modelli CUD al comando di Roma un capo sede ha pensato bene di far “valere” tutto il suo potere decidendo di distribuire detti modelli solo ad una parte del personale escludendo quello che a suo giudizio non risultava “simpatico”.

Il personale dopo aver atteso qualche giorno, augurandosi un rinsavimento del capo sede, è stato costretto ad informare la segreteria del dirigente sull’accaduto chiedendo di poter venire in possesso della documentazione e adempiere agli obblighi fiscali stabiliti dalle leggi dello Stato.

A distanza di qualche giorno, davanti all’atteggiamento fiero del Capo sede per la “vendetta-ritorsione” ottenuta, il personale ha informato il dirigente del comando che inaspettatamente ha cercato di legittimare il comportamento del responsabile della sede giustificandolo come una sorta di reazione al “mobbing al contrario” subito; in poche parole nella sede in questione i dipendenti di un turno si sarebbero accordati per fare “dispetti” ad un’unica “vittima”.

La traballante difesa dell’amministrazione è proseguita facendo notare che la disposizione emanata affermava che i capi sede “potevano” e non “dovevano” ritirare i modelli CUD.

Al di là della disquisizione tra potere (verbo transitivo) e dovere (verbo transitivo) la RdB-CUB ha fatto notare che la questione è tutta sull’uso del potere (sostantivo maschile) e il dovere (sostantivo maschile) cioè se un dipendente pubblico può usare le ore di lavoro a suo piacimento e soprattutto se può mettere in pratica ritorsioni nei confronti di altri dipendenti.

Oltre a questo i rappresentanti della RdB-CUB hanno fatto notare che, al di là dei comportamenti e delle motivazioni del capo sede, l’amministrazione ha l’obbligo di consegnare a tutti i dipendenti il modello unico presso la sede di servizio in tempo utile per la dichiarazione dei redditi.

Davanti a tali quesiti l’amministrazione ha ammesso di essere in presenza di gravi comportamenti che oltre a comportare un disservizio ledono il sereno svolgimento delle attività lavorative di diversi dipendenti facendo venire meno il clima di serenità e di costruttivo che deve contraddistinguere gli ambienti di lavoro.

Le sorprese non sono finite infatti l’amministrazione ha ammesso che le lamentele del responsabile più che riguardare l’intero turno sarebbero rivolte, in particolar modo, nei confronti di un dirigente sindacale della RdB-CUB presente in tale sede, reo di aver segnalato puntualmente i disservizi verificatisi nel distaccamento!?!?

Ecco la realtà dei VVF di Roma! L’amministrazione oltre a colpire direttamente alcuni dirigenti sindacali ricorrendo alla disciplina, sostiene comportamenti illeciti e illegali (che creano disservizi e sperperi di risorse umane ed economiche) allo scopo di mettere in difficoltà la RdB che negli anni si è contraddistinta per una coerente e costante difesa dei diritti dei lavoratori.