PRECARI CRI: UN BRUSCO RISVEGLIO…!

Roma -

La pubblicazione da parte della RdB-CUB sul proprio sito (www.rdbcub.it), prima della bozza preparatoria e successivamente del testo della Finanziaria 2007 discussa dal Consiglio dei Ministri nei giorni scorsi, dirada la cortina fumogena delle rassicurazioni come ogni anno sollevata dai soliti "bene informati" e chiarisce finalmente le reali intenzioni del Governo, al di là delle promesse elettorali e delle frasi fatte, sul tema spinoso del precariato.
L’art. 57 del testo approvato dal Consiglio dei Ministri prevede infatti la possibilità di stabilizzazione a richiesta del personale con contratto a tempo determinato impiegato presso la Pubblica Amministrazione che sia in possesso dei seguenti requisiti:
· essere in servizio da almeno tre anni (anche non continuativi dal 1/1/2002 al 1/1/2007);
· raggiungere i tre anni di servizio anche successivamente al 1/1/2007 purché in base a contratti o rinnovi o proroghe stipulati entro il 29/9/2006;
· essere stato assunto "…mediante procedure selettive di natura concorsuale o previste da norme di legge…" (per i lavoratori assunti con procedure diverse sono previste apposite selezioni).
Tale norma, se confermata, escluderebbe dalla possibilità di stabilizzazione moltissimi precari della Pubblica Amministrazione, ed in particolare tutti quei lavoratori precari della Croce Rossa in servizio da meno di tre anni (anche se dovessero ottenere una proroga pluriennale, che interverrebbe ormai ovviamente dopo il 29/9/2006), e tutti quelli delle qualifiche più basse assunti non con il concorso pubblico ma con la chiamata al collocamento, che per ottenere la stabilizzazione dovrebbero superare apposite selezioni.
Ma nemmeno quei pochi lavoratori precari che dovessero avere i requisiti previsti dal testo attuale della Finanziaria 2007 avrebbero la certezza della stabilizzazione!
Il medesimo art. 57 destina infatti alla stabilizzazione dei fortunati possessori di tutti i requisiti una somma pari ad appena 56 milioni di euro (poco più di 100 miliardi di vecchie lire), sufficiente a pagare lo stipendio a non più di 2000 (duemila!) lavoratori, quando i precari, secondo stime governative, sono più di 350.000, di cui circa 2500 nella sola CRI!
Per gli anni 2008 e 2009 la quota dei precari che le Amministrazioni Pubbliche, tra cui la CRI, potrebbero stabilizzare non potrà inoltre superare il 20% dei pensionamenti dell’anno precedente.

COME APPARE EVIDENTE NON C’E’ ASSOLUTAMENTE DA STARE TRANQUILLI!

Non solo il Governo ha fatto marcia indietro rispetto alle promesse elettorali di abolizione della legge Biagi, ma si presenta ai lavoratori con un piano di stabilizzazione che oscilla tra il ridicolo e la vera e propria provocazione!
Occorre pertanto riprendere con forza la mobilitazione per costringere il Governo a tenere fede alle promesse, modificando radicalmente il testo della Finanziaria, ed evitare di ritrovarci di nuovo in piazza o in tenda durante le feste natalizie in attesa dell’ennesima proroga per tutti i numerosi esclusi.

VENERDI’ 6 OTTOBRE
SCIOPERO E MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA
(ore 9:30 a Piazza della Repubblica)
DEI LAVORATORI PRECARI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Per favorire il sostegno e l’appoggio alla lotta dei lavoratori precari da parte dei dipendenti fissi la RdB-CRI ha indetto una assemblea nazionale di tutti i dipendenti per l’intera giornata di venerdì 6 ottobre.

 


In allegato il volantino impaginato