PRECARI INPS: PROBLEMA RISOLTO? DIFFIDIAMO DEI FACILI ENTUSIASMI!

Roma -

L’Art. 57 della Legge Finanziaria 2007 davvero consente la stabilizzazione di tutti i precari INPS come qualcuno si è affrettato a dichiarare, rivendicando particolari meriti e rimembrando gloriose battaglie?
La lettura che diamo noi dell’articolato è più complessa e lascia aperti diversi interrogativi.
Certamente per gli attuali CFL si concretizza la possibilità di una definitiva trasformazione a tempo indeterminato del rapporto di lavoro, senza particolari vincoli se non quello di trovare spazio nell’organico dell’Ente (Art. 57 comma 7).
Forse è solo a questi colleghi che si riferisce chi dichiara risolto il problema del precariato all’INPS?
Noi esprimiamo soddisfazione per la soluzione individuata per i CFL, tuttavia permane la preoccupazione per la sorte di altri precari INPS: certo, non possiamo pretendere che se ne ricordi chi in questi anni li ha costantemente ignorati.
Ci riferiamo in primo luogo agli EX LSU del Ministero del Lavoro, assunti ormai da 5 anni a tempo determinato, in attesa di una definitiva stabilizzazione.
Per questi lavoratori l’Art. 57 della Finanziaria indica due strade:

>>  La stabilizzazione a domanda, nell’ambito del 20% delle risorse economiche disponibili per le assunzioni nel 2007, qualora si riconosca che l’attivazione dei contratti a tempo determinato sia avvenuta mediante partecipazione a selezioni concorsuali o per previsione di legge; inoltre è necessario possedere almeno tre anni di anzianità lavorativa al 29 settembre 2006, anche se non continuativi (Art. 57 comma 2);
>>  La stabilizzazione attraverso partecipazione a concorso pubblico, per chi non possiede i requisiti del comma precedente, nell’ambito del fondo individuato con la Finanziaria 2006 (le famose 7.000 assunzioni della proposta Baccini) (Art. 57 comma 3).

Occorre, pertanto, innanzitutto superare lo scoglio dei requisiti previsto dal citato comma 2, per evitare il ricorso alla selezione pubblica, che insieme ai lavoratori interessati abbiamo sempre rifiutato.
Superato questo ostacolo di non poco conto, resta il vincolo di spesa all’interno del fondo disponibile per le assunzioni nel 2007, il cui 20% potrebbe corrispondere a 1.800/2.000 assunzioni per tutta la Pubblica Amministrazione, mentre i precari storici o quelli a tempo determinato sono molti di più.
Altro che soluzione per tutti i precari! Altro che problema risolto per i precari dell’INPS!
Per non parlare, poi, delle altre assunzioni a tempo determinato attivate dall’Istituto in questi anni, per esempio nella provincia di Bolzano, o dei contratti part-time.
Il problema, lo abbiamo evidenziato in precedenza, è complesso e necessiterà anche questa volta di tutto l’impegno e la determinazione dei lavoratori interessati.
Ma, forse, sono proprio questi elementi che si vogliono fiaccare, attraverso affrettati proclami trionfalistici, magari con l’intento di svuotare di contenuti lo sciopero generale dei precari della Pubblica Amministrazione, indetto dalla RdB-CUB per il 6 ottobre.
Noi riteniamo che la mobilitazione dei lavoratori precari che non trovano una soluzione lineare nella Finanziaria del nuovo governo debba non solo continuare, ma alzarsi di livello, magari con il supporto di quei precari, come i CFL, che invece hanno trovato una risposta concreta alle loro aspettative.
Continuiamo insieme, in modo convinto, il percorso di lotta che in questi anni ci ha portato a ricercare le strade per la definitiva stabilizzazione del rapporto di lavoro, che ha trovato, nella proposta di legge promossa dalla RdB-CUB per una sanatoria del precariato nella Pubblica Amministrazione, un concreto atto per la definitiva soluzione del problema.