PRIMI CHIARIMENTI SUL RINNOVO DEL BIENNIO (TRIENNIO) ECONOMICO. INCENTIVO NESSUNA NOVITA'.

Nazionale -

In allegato il comunicato

 

In attuazione dell’accordo con il Governo  firmato solo da CISL e UIL  il 30 Ottobre 2008, il rinnovo del Biennio (Triennio) Economico 2008/2009/2010, firmato  in sede ARAN sempre  solo da CISL e UIL il 23 Dicembre, sembra disporre  con l’Art.7 il recupero dei tagli intervenuti con la L.133 del 2008.

 

Secondo quanto ampiamente dichiarato dai firmatari, tale articolo darebbe soluzione al problema dei tagli sui fondi incentivanti, mentre  è bene leggere con attenzione quanto scritto nei due commi dell’Art.7, di seguito riportati, per comprendere che niente è stato modificato rispetto alle norme già contenute nella legge 133 (decreto legge 112) e nel testo della finanziaria 2009:

 

·        Il recupero entro il 30 Giugno 2009 delle risorse derivanti dai tagli dei fondi di ente  di cui all’art. 67 comma 5, con le modalità previste all’Art. 61 comma 17 della  L. 133 del 2008.

 

·        “il recupero delle risorse di cui all’Art.67, commi 2 e 3 del D.L. 112 convertito in L.133, (..) anche utilizzando i risparmi aggiuntivi previsti dal comma 34 dell’art.2  del disegno di legge Finanziaria per il 2009 (..) che possono essere destinate al finanziamento della contrattazione integrativa a seguito di verifica semestrale effettuata dal ministro della Pubblica Amministrazione ai sensi dell’art.2 com 33 del medesimo disegno di legge. Le risorse di cui al citato articolo 67 saranno erogate integralmente secondo le modalità e le decorrenze previste dalle richiamate leggi speciali.

            

Dal testo risulta evidente  che, sia il recupero del taglio del 10% sulle risorse dei fondi già bloccati ai valori del 2004 a cui si riferisce il primo comma, sia il recupero delle risorse tagliate con la disapplicazione delle cosiddette leggi speciali  (art.18 L.88/89) a cui si riferisce il secondo comma,  avverranno solo con il conseguimento di risparmi di spesa aggiuntivi a quelli stabiliti dalla L.133 per le pubbliche amministrazioni, verificati a cadenza semestrale (giugno 2009), così come prevede l’art.2 com.33 della legge Finanziaria 2009 a cui si rimanda.

 

Questo significa che, per quanto attiene alla restituzione della quota del 10%, le Pubbliche Amministrazioni dovranno prima rispettare i limiti inderogabili di spesa  previsti  all’Art. 61 della L.133, effettuando severi tagli nei propri bilanci, e solo al raggiungimento di un ulteriore eventuale risparmio, detta somma aggiuntiva potrà essere destinata a finanziare la contrattazione integrativa, cosi come previsto sempre  dall’art.61 com. 17 richiamato nel testo del rinnovo del biennio economico.

 

Le somme provenienti dalle predette riduzioni di spesa, confluiranno in un apposito fondo, stabilito in 200.000.0000 di euro ed incrementato con le somme riassegnate, la cui destinazione principale sarà quella relativa al finanziamento dei provvedimenti attinenti  gli interventi del Governo sulla sicurezza;  solo la quota rimanente dovrebbe reintegrare i tagli del 10% dei fondi incentivanti di tutte le Pubbliche Amministrazioni, tra le quali gli Enti del Parastato

 

Per quanto riguarda le modalità e le quantità della restituzione delle risorse relative al taglio conseguente la disapplicazione delle leggi speciali, l’art.7 del rinnovo del biennio economico rinvia ai commi  33 e 34 dell’art.2 delle legge finanziaria, che prevedono l’eventualità di recuperare le risorse tagliate attraverso ulteriori risparmi conseguiti con la riorganizzazione dei processi amministrativi e la riduzione dei costi di funzionamento delle amministrazioni interessate.(art.34)

 

Le modalità,  nonché i limiti percentuali della restituzione, verranno stabiliti dal ministro con proprio decreto, sempre a seguito di verifica  semestrale (com.33). 

 

Da sottolineare che l’ammontare degli importi tagliati all’INPS ed all’INPDAP solo con la disapplicazione dell’Art.18 della L.88/89   sono rispettivamente di 144 milioni di euro e di 41 milioni  di euro.

 

In conclusione, sia l’accordo del 30 ottobre 2008, sia il rinnovo del biennio (triennio)  economico del 23 Dicembre 2008/2009/2010, firmati solo da CISL e UIL,  non innovano nulla rispetto alla L.133 (già decreto 112)  ed alla legge finanziaria 2009,  e contrariamente a quanto in più occasioni sbandierato come un successo, l’eventuale restituzione delle risorse sottratte ai fondi incentivanti assume un carattere del tutto aleatorio, per le difficoltà di individuazione da parte delle singole Amministrazioni dei risparmi aggiuntivi,  rispetto ai saldi di bilancio.

 

In aggiunta,  l’eventuale restituzione viene condizionata da tre limiti:

 

·                 Decorrenza della restituzione al 30 Giugno 2009

·                 Limiti percentuali di restituzione stabiliti dal Ministro

·                 Modalità di restituzione sempre stabilite con decreto del Ministro.

 

Grazie a CISL e UIL, i lavoratori del Comparto Parastato dovranno quindi far fronte ad una produttività fissata già nel 2008 per il 2009, senza avere la certezza, fino a giugno 2009, di recuperare tutto il trattamento accessorio oggi sottratto e sottostando all’eventualità che le modalità stabilite dal Ministro potrebbero alla fine riguardare solo una parte dei lavoratori, anche se  la produzione richiesta sia stata comunque garantita.

 

Il giorno 10 Febbraio, la RdB sottoporrà il testo del Biennio ( triennio) economico 2008/2009/2010 ai lavoratori del Parastato con una consultazione generalizzata, che si svolgerà su tutti i posti di lavoro, chiedendo ai lavoratori di esprimersi rispetto a quanto sottoscritto solo da CISL e UIL, per riaffermare la democrazia e chiamare i lavoratori alla partecipazione, considerando questa consultazione come un nuovo momento di mobilitazione, all’interno di quel percorso di lotte promosso dalla RdB a partire da giugno 2008 contro il Decreto112, la sua trasformazione in L.133 e la manovra economica del Governo.

 

A questo comunicato, dedicato esclusivamente a quanto previsto in merito ai tagli dei Fondi Incentivanti dall’Art.7 del Biennio (Triennio) economico, seguiranno altri comunicati sull’impianto complessivo del rinnovo.