Rabbia e dolore al presidio in ricordo di Fodie. Ora ascoltate la voce di chi chiede diritti e rispetto delle leggi!

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Domenica 7 febbraio è stata la giornata di commemorazione di Fodie, bracciante agricolo della “fascia trasformata” del Ragusano, ucciso da un’auto pirata mentre in bici si recava al lavoro. L'Unione Sindacale di Base ha voluto ricordarne la figura. Nel suo intervento Michele Mililli, della Federazione del Sociale di Ragusa, ha sottolineato come le condizioni di sfruttamento a cui era sottoposto Fodie riguardano migliaia di lavoratori e lavoratrici della “fascia trasformata”: una paga di 25/30 euro al giorno per 9/10 ore di lavoro, senza contratto o con contratti irregolari (versati pochi giorni al mese in busta paga a fronte di un lavoro che va dal lunedì alla domenica mattina), senza dispositivi di sicurezza, vivendo in abitazioni senza acqua né luce. Queste sono le reali condizioni di lavoro.

Molto apprezzati gli interventi di Duodu, bracciante di Rosarno che ha portato la solidarietà dei lavoratori stranieri dei campi calabresi, e quello significativo di Coly, del Coordinamento lavoratori agricoli di Ragusa.

A nulla sono serviti finora i tavoli in prefettura contro il caporalato, mentre sono totalmente assenti gli altri sindacati e la classe politica. Dall’istituzione del Tavolo sul Caporalato (DL 23 ottobre 2018 n.119, decreto interministeriale 4 luglio 2019) pochi sono i cambiamenti reali avvenuti nelle aree di maggior sfruttamento lavorativo. Dopo oltre due anni è ora di passare dai soliti tavoli regionali utili per un comunicato stampa ad azioni ed investimenti concreti che migliorano la condizione dei braccianti impegnati nel settore economico fiore all’occhiello del Made in Italy: l’agricoltura.

Nel 2020 secondo gli ultimi dati disponibili il valore aggiunto dell’agricoltura è pari a 31,3 miliardi di euro, confermando l’Italia al primo posto nella Unione Europea davanti a Francia (30,2 miliardi) e Spagna (29,3 miliardi). Inutile ricordare il volume dei sussidi europei provenienti dalla PAC, cioè 6,3 miliardi di euro, che non impediscono all’agroindustria italiana di mantenere il primato nello sfruttamento dei lavoratori agricoli.

Vittoria, città del tragico incidente mortale, è sede del più grande mercato ortofrutticolo del Sud Italia. E proprio in piazza a Vittoria torneremo a confrontarci domenica prossima per declinare la piattaforma rivendicativa dei lavoratori della Fascia Trasformata da presentare agli Enti Locali ed alla Prefettura.

Stiamo chiedendo rispetto delle leggi e applicazione dei contratti, stiamo chiedendo di considerare gli uomini che contribuiscono alla ricchezza di questo paese, lavoratori e non schiavi! Su questi principi non ci fermeremo!

USB SEMPRE AL FIANCO DEI LAVORATORI

Coordinamento Lavoro Agricolo USB

Federazione del Sociale USB Ragusa

USB Ragusa

9-2-2021