RdB SANITA': IERI BERLUSCONI... OGGI PRODI!

Milano -

Anche il Governo Prodi scarica i costi della crisi economica sui Lavoratori.

Le pesanti riduzioni di spesa previste dalla Finanziaria nei capitoli relativi alla Pubblica Amministrazione, Sanità, Enti Locali si abbatteranno pesantemente su quel che rimane dello Stato Sociale.

 

I tagli indiscriminati ai fondi per il personale, la chiusura di centinaia di uffici pubblici, la mobilità per migliaia di lavoratori, lo smantellamento di intere amministrazioni, la mancanza di prospettiva per le centinaia di migliaia di precari, il blocco della contrattazione integrativa ed i miserabili stanziamenti per il rinnovo dei Contratti scaduti da 9 mesi, ricadranno sui lavoratori, in prima battuta, e sui cittadini in quanto utenti dei servizi.

In materia sanitaria, la nuova Finanziaria prevede:

  • Pesanti riduzioni di finanziamento al Servizio Sanitario e al Personale

Le spese del personale non dovranno superare per ciascuno degli anni 2007,2008 e 2009 ll’ammontare delll’anno 2004 diminuito ulteriormente delll’1,4 per cento: sono incluse anche le spese per il personale >“a tempo determinatoo” o con altre forme di rapporto;

  • Ulteriori Ticket per i Cittadini

Con decorrenza 1 gennaio 2007, per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale una quota sulla ricetta di 10 Euro;

per le prestazioni erogate in regime di pronto soccorso, codificate come>”codice biancoo” una quota pari a 23 Euro, mentre per quelle da >“codice verdee” 41 Euro.

Vengono, viceversa, elevati i finanziamenti per:

  • Gli interventi in materia di ristrutturazione edilizia ed ammodernamento tecnologico, premiando le regioni sulla base della tempestività e della qualità di interventi eseguiti !

Poiché lo strumento che viene proposto per la costruzione e ristrutturazione delle strutture sanitarie è sempre più quello del >“project financingg”, si premia di fatto la creazione di unn’imprenditoria privata.

La strategia di politica economica delineata da questo Governo non è affatto alternativa alla visione neoliberista: Libertà incontrollata al movimento dei capitali, concorrenza, competitività, flessibilità della manodopera, rinuncia alll’intervento pubblicoo….(e poi ci chiediamo perché oggi il lavoro sia così precario ? )

Uno dei compiti più importanti del nuovo governo doveva proprio essere quello di contrastare il logoramento dello Stato Sociale, incentivando le istituzioni del welfare.

Più welfare significa più intervento pubblico, più entrate per lo Stato, le Regioni e i Comuni.

Invece anche questo Governo di centrosinistra, in continuità con ll’eredità del berlusconismo, rafforza la concessione che lo stato Sociale dia luogo a spese che sono macroeconomicamente insostenibili, che aggravano il costo del lavoro e la competitività di prezzo: con questa scusa si sostituisce in misura significativa ll’intervento pubblico in campo sociale con ll’offerta di mercato e si ridisegna una Pubblica Amministrazione al servizio delle imprese.