Sciopero: la lingua batte sempre dove il dente duole!

Roma -

E’ proprio il caso di affermare che né all’amministrazione né tanto meno ad una corporazione sindacale vanno giù le mobilitazioni e lo sciopero!

 

Lavoratori,

non abbiamo mai visto tanto accanimento verso delle azioni di sciopero come in questo periodo, nemmeno il tempo di concludere la prima giornata indetta per il 1 luglio, che l’amministrazione ha pubblicato sul suo sito ufficiale dati che, secondo questa, sono quelli delle adesioni. Ci è sembrato molto ma molto strano che un’amministrazione sia così preoccupata di far sapere al mondo i dati di uno sciopero falsandone artatamente le percentuali, in tanti anni di attività sindacale non si era mai vista tanta recrudescenza.

Volendo “giocare” sullo stesso piano potremmo chiedergli i motivi per cui siano stati diramati comunicati “minatori” per terrorizzare i lavoratori se erano tanto sicuri delle loro ragioni. Ma il taglio che vogliamo dare deve essere solo di natura politica; oggi c’è tanta gente che non vuole sottostare ad un ritorno al passato fatto di gerarchie!

Sono atti di debolezza politica e sindacale di chi non avendo argomentazioni e strumenti concreti di contrapposizione utilizza le azioni sindacali degli altri per la propaganda di Stato, l’intento è quello di far passare lo sciopero come quello di una minoranza, allo scopo di favorire il proprio disegno.

Sui dati non intendiamo dare risposte se non ribadire quanto già scritto sul comunicato ufficiale che abbiamo unitamente fatto circolare nelle sedi di lavoro, a ciò, se proprio ce ne fosse bisogno, si devono aggiungere tutte le manifestazioni pubbliche che si sono svolte in piazza di cui probabilmente gli amici del governo e dell’amministrazione ormai hanno perso i connotati.

A questo punto, dopo essere stati messi fuori gioco questi "novelli" sindacalisti dei tempi moderni che hanno utilizzato sempre il sindacato come una nicchia dove gli interessi personali prevalgono su tutto, hanno voluto dare la conferma che la difesa dei lavoratori è sostituita dagli interessi dell’amministrazione!

Queste argomentazioni non ci scandalizzano visto che, ormai i ragionamenti di questa amministrazione e del suo sindacato sono quelli di considerare la piazza che sciopera un qualcosa di fastidioso e per compensare il loro ragionamento, considerato che in piazza ci sono 100.000 scioperanti, tutti gli altri abitanti di questo mondo sono dalla loro parte! E’ il ragionamento ridicolo e molto riduttivo di chi al posto dei diritti sindacali per tutti, privilegia accordi sotto banco per amici e parenti. Ignorando che comunque vada la vertenza, i vertici sindacali e dell'amministrazione ne usciranno stracciati!

La contestazione sul ritiro dei decreti attuativi della legge 252/04, continua con la richiesta ancora più pressante di restituire il maltolto ai lavoratori come i soldi del FUA, che oggi ancora di più li penalizza impedendo gli avanzamenti di carriera e nelle fasce orizzontali.

In questa fase è necessario che il ministro apra un tavolo per stabilire quali siano i diritti sindacali e il ruolo che il sindacato deve svolgere in questo Ministero, visto che ormai tutto dipende dalle sensazioni personali del capo dipartimento o dalla “situazione meteorologica”.

Nell’avvalorare l’ottimo risultato, ottenuto con la massiccia partecipazione del personale a favore di un ordinamento professionale che sia confacente alla categoria, la RdB-Cub insieme alle altre organizzazioni sindacali, ha già programmato un ulteriore giornata di sciopero per il 26 p.v., e nuove mobilitazioni su tutto il territorio.

Chi permettere lo scippo dei diritti e va a braccetto con l’amministrazione perde la propria identità di sindacato!!!