VERTENZA CRI: E' ORA DI DIRE BASTA!

Nazionale -

Purtroppo nessuna novità positiva dall’incontro delle Organizzazioni Sindacali con il nuovo Direttore Generale CRI, Dr. Andrea Des Dorides, svoltosi nella serata di ieri giovedì 15/2. Si sono al contrario registrati ulteriori preoccupanti passi indietro rispetto ad alcuni temi che si consideravano ormai unanimemente acquisiti.

 

Si riassume in poche parole la posizione dell’Amministrazione sui due fondamentali punti in discussione:

 

LAVORATORI PRECARI: Pur dichiarandosi disponibile ad esaminare in appositi incontri "tecnici" i casi sollevati dalle diverse OO.SS. (Ravenna, Arezzo, Crotone), il Direttore Generale ha candidamente confessato di non avere il minimo quadro della situazione a livello nazionale (in un contesto nel quale, evidentemente, ciascun Presidente provinciale agisce come meglio crede, senza il minimo controllo). Il Direttore ha inoltre rinnegato l’accordo sottoscritto lo scorso 21/12/2006 con il Sottosegretario alla Salute Zucchelli, sostenendo che, anche in presenza dei requisiti previsti dalla Finanziaria, la proroga non può essere concessa in caso di cessazione della convenzione. Lo stesso criterio si intende applicare nei confronti dei lavoratori sprovvisti dei requisiti, che verrebbero riassunti SOLO in caso di rinnovo della convenzione. Si sta inoltre cercando di fare approvare a livello governativo un provvedimento che tutela esclusivamente i lavoratori precari adibiti ai servizi di emergenza.

 

VERTENZA ECONOMICA: L’Amministrazione continua a caldeggiare l’accoglimento (peraltro non ancora accordato) da parte dei Ministeri vigilanti della propria proposta di ricostituzione dei Fondi dal 2002 al 2005 che applica acriticamente e pedissequamente quanto riportato dall’Ispettore nella propria relazione. Una ricostituzione assolutamente inaccettabile che modifica unilateralmente accordi che per la RdB-CRI sono invece legittimi e vigenti. I passaggi del III step saranno annullati in quanto ritenuti ormai fuori tempo massimo. Gli arretrati del II step saranno invece, bontà loro, erogati, ma solo dopo e se sarà approvato il bilancio preventivo 2007 (sicuramente non prima dell’estate).

 

Appare del tutto evidente come, invece di prospettare ipotesi e soluzioni percorribili, a tutela delle giuste e sacrosante rivendicazioni del personale, l’Amministrazione CRI si stia invece esibendo in un vergognoso quanto inqualificabile "passo del gambero", forse adottato ad arte per precostituire le condizioni necessarie a quella privatizzazione di cui da tempo si vocifera e sulla quale è intervenuto recentemente anche il Ministro Bersani (nessuna presa di posizione ufficiale a sostegno della natura pubblica dell’Ente risulta essere finora pervenuta anzi, in una recente intervista al periodico "CRI Roma", il Presidente Barra chiede meno fondi (!!!) e più autonomia allo Stato…).

 

La RdB-CRI ritiene pertanto indispensabile l’immediata ripresa delle iniziative di lotta, quanto più dure possibile, a partire dall’Assemblea programmata per il prossimo 21/2 presso il Comitato Centrale.

 

Chi aveva ceduto ai richiami alla moderazione, illudendosi che fosse possibile una soluzione pacifica delle vertenze, sia economica che del precariato, OGGI E’ SERVITO!

 

LA PAROLA DEVE TORNARE ALLA LOTTA!