VERTENZA CRI: LA RdB NON MOLLA!

Nazionale -

Mentre l’Amministrazione, responsabile in gran parte della situazione attuale, accoglie in pieno le risultanze della relazione ispettiva e confeziona delle finte "controdeduzioni" che unilateralmente riducono seccamente gli importi dei Fondi dal 2002 al 2005 (stabiliti con la contrattazione!) e svuotano di fatto gli accordi sindacali…

 

Mentre la stessa Amministrazione mette in mezzo ad una strada centinaia di lavoratori sprovvisti (anche per pochi giorni!) dei requisiti per la stabilizzazione e, disattendendo quanto previsto dalla Legge Finanziaria per il 2007, non proroga al 2007 nemmeno i contratti dei lavoratori precari in possesso di tali requisiti, sostenendo che la proroga può essere data solo in presenza della convenzione…

 

Mentre alcune Organizzazioni Sindacali hanno ormai assunto un pericoloso e deleterio atteggiamento di rassegnazione, rinunciando a contestare sia i contenuti deliranti della relazione ispettiva, sia l’operato antisindacale ed illegittimo dell’Amministrazione…

 

La RdB-CRI continua, seppure in solitudine, la lotta per il riconoscimento dei diritti dei lavoratori della Croce Rossa.

 

Alleghiamo infatti al presente comunicato il testo delle due distinte lettere inviate al Presidente del Consiglio ed a tutti i Ministri e Sottosegretari che in qualche modo hanno a che fare con la Croce Rossa, rilanciando la proposta dell’avvio di un tavolo di discussione cui partecipino i Ministeri vigilanti, l’Amministrazione e le OO.SS. CRI, finalizzato alla ricerca di una soluzione politica per i problemi della Croce Rossa.

 

Una proposta oggi tanto più valida in presenza del lento emergere della verità: la Croce Rossa si trova nell’attuale situazione di difficoltà economica non solo per le malversazioni di qualche amministratore (appalti, consulenze, ecc.), che va comunque perseguito, ma soprattutto perché creditrice di circa 60 milioni di euro nei confronti di strutture ospedaliere, aziende sanitarie ed Enti locali.

 

I lavoratori della Croce Rossa hanno pertanto il pieno diritto di pretendere che il Ministero della Salute intervenga e risolva rapidamente sia la questione economica che quella del precariato, isolando e sconfessando chi dice loro di stare calmi e tranquilli in attesa di ipotetiche proroghe o acconti che invece non arriveranno!

 

RdB, FATTI NON PAROLE!