VERTENZA CRI: NULLA DI NUOVO!

Nazionale -

Il giorno 28/02/2006, si è svolto il secondo incontro informale tra il Direttore Generale Dr. Des Dorides e tutte le OO.SS.-C.R.I.

 

Come ci era già stato anticipatamente comunicato, il Direttore Generale ha voluto ribadire al tavolo le motivazioni che lo hanno spinto a rifiutare l’incontro pubblico con tutti i lavoratori; tali motivazioni (che alleghiamo al comunicato), non sono da noi condivisibili né possono esserlo da quei lavoratori che avevano chiaramente espresso la volontà di avere un "confronto aperto e franco" sui temi che ormai ci trasciniamo dietro da un anno.

 

Rispetto al precedente incontro non sono emerse novità sostanziali ma solo dichiarazioni d’intenti e buoni propositi che contrastano in maniera fragorosa con l’impasse in cui versa drammaticamente l’Ente.

 

Ne è riprova, purtroppo, l’ultimo atto compiuto dai Revisori dei Conti che si sono fatti, per l’ennesima volta, beffa dei lavoratori ai quali era stata prospettata dall’Amministrazione una soluzione contabile che permettesse l’erogazione di un piccolo anticipo degli arretrati derivanti dal II° Step.

 

Questa soluzione è stata rifiutata e quindi, a dispetto di quanto asserisce qualche altro inguaribile ottimista (o inguaribile bugiardo…?), non verrà erogato nemmeno un centesimo, e i lavoratori rimarranno ancora una volta a bocca asciutta!

 

Per la certificazione dei Fondi dal 2002 al 2005 (in assenza della quale non si potrà procedere a stipulare gli accordi per gli anni successivi), dovremmo attendere la risposta del Ministero del Tesoro al quale il Direttore Generale ha inviato le controdeduzioni dell’Amministrazione (che ricalcano fedelmente i rilievi sollevati da quell’"azzeccagarbugli" del Dott. Guida, diminuendo unilateralmente le somme pattuite con gli accordi sindacali).

 

E’ opportuno ricordare che la RdB (e solo la RdB!) ha finora avuto il coraggio di contestare le risultanze dell’ispezione, inviando (già a novembre!) le proprie Osservazioni a tutti i Ministeri vigilanti ed al Governo!

 

Il Direttore Generale ha ribadito l’impossibilità di effettuazione del III° Step, in quanto il parere espresso dalla Funzione Pubblica è di netta contrarietà all’attuazione di tale concorso, stante il troppo tempo trascorso.

 

Si crea così, di fatto, uno strumento pericolosissimo nelle mani delle Amministrazioni Pubbliche, che potrebbero ritardare ad arte l’applicazione degli accordi, puntando al loro decadimento, e si realizza un’evidente disparità di trattamento rispetto a tutti quei lavoratori che hanno avuto la possibilità di partecipare alle due precedenti tornate concorsuali.

La RdB ha già chiesto per le vie brevi all’Amministrazione di rendere nota la richiesta con cui la C.R.I. ha formulato l’autorizzazione allo svolgimento del III° Step, per verificare se ci sono state lacune, imprecisioni e/o omissioni che potrebbero aver reso inutile qualsiasi richiesta di autorizzazione.

 

L’unica vera novità emersa nella riunione del 28 febbraio scorso è che la Croce Rossa vanterebbe dei crediti con le A.S.L. (e conseguentemente con il Ministero della Salute) per una cifra pari a ben 59 milioni di euro di cui 10 milioni sarebbero già esigibili a seguito di decreto ingiuntivo.

 

Questa presunta situazione creditizia dimostrerebbe inequivocabilmente che se le A.S.L. avessero rispettato i contratti stipulati con la C.R.I. (e coerentemente il Ministero della Salute avesse fatto pressione per farli rispettare) sicuramente oggi non ci troveremmo in questa difficile situazione economica.

 

Il Ministero della Salute, che aveva prospettato una soluzione politica (poi vergognosamente negata), dovrebbe farsi un esame di coscienza e rivedere la propria posizione di netta chiusura nei confronti della C.R.I.

 

Il nuovo Direttore Generale, che è espressione di quel dicastero, dovrebbe far pesare in maniera adeguata questo elemento, che vede la C.R.I., e i suoi dipendenti, in una situazione economica disastrata anche a causa dei debiti mai saldati dallo stesso Ministero della Salute!

 

Purtroppo ci risulta, da fonti attendibili, che non tutti i crediti che andiamo vantando siano effettivamente esigibili in quanto, malgrado ci sia stato assicurato che si aprirà un tavolo di trattative alla Regione Lazio su questo argomento, alcune somme non potranno mai essere riscosse per il semplice fatto che le richieste sono cadute in prescrizione.

 

Se così fosse, significherebbe che si sta tentando di propinarci l’ennesimo bidone che servirebbe solo a coloro che puntano a sopire gli animi fin troppo esasperati dei lavoratori.

Abbiamo lasciato per ultime le notizie sui precari perché sono quelle che ci preoccupano di più…..

 

A livello governativo non è certo di buon auspicio che nel dodecalogo non si parli più di precariato nella P.A.

 

Proprio su questo tema si è svolta l’Assemblea Nazionale dei precari del Pubblico Impiego, la quale ha visto la partecipazione di oltre 1000 lavoratori e dove si è deciso di aderire allo sciopero generale di categoria indetto per il 30 marzo p.v.

 

Dal fronte interno le cose certo non migliorano….; ad oggi ancora non hanno trovato soluzione i casi vergognosi dei colleghi precari di Crotone, Ravenna ecc. con i quali l’Amministrazione ha preso impegni ben precisi già nella controversa circolare di fine anno scorso, nonché nell’accordo (mai rispettato) siglato il 21/12/2006 tra OO.SS., Amministrazione C.R.I. e Ministero della Salute, proprio quel Ministero che insieme a quello dell’Economia, dovrebbe (secondo quello che ci è stato riferito dal Direttore Generale) farsi promotore dell’avvio delle procedure di stabilizzazione del personale in possesso dei requisiti previsti dalla Finanziaria 2007. Permetteteci di dubitare di questi soggetti che fino ad oggi non hanno trovato di meglio da fare che sparare sulla Croce Rossa e sui suoi lavoratori!

 

Avremmo voluto certamente darvi migliori notizie, ma non ce la sentiamo di dirvi che tutto va bene e che tra un po’ di tempo tutto sarà risolto; questo lo lasciamo fare a chi non sa fare e non ha mai fatto altro……

 

Ci limitiamo solo a riportarvi quelle che sono le nostre impressioni, supportate purtroppo da un evidente nulla di fatto!

 

Tra quindici giorni ci sarà un’ulteriore incontro informale con il Direttore Generale, dove l’Amministrazione dovrebbe fornirci elementi nuovi rispetto a tutte le vertenze in atto, ma francamente l’impressione è che si punti a prendere tempo in attesa della "grande riforma" della CRI.

 

Non volendo aspettare con le mani in mano, ci faremmo promotori (anche con la collaborazione delle altre OO.SS., se lo vorranno) di un confronto pubblico con i lavoratori attraverso un’Assemblea da tenersi presso il Comitato Centrale con il solo scopo di dare voce a tutti quei lavoratori stanchi dell’andamento delle vertenze e di essere presi continuamente in giro.

 

Appena decisa la data e l’ordine del giorno, ne daremo tempestiva comunicazione.

 

Nel frattempo non abbassiamo la guardia e teniamo alta la protesta!