Vigili del fuoco: peggio dei pellegrini "gli ordini non si discutono"

Roma -

La scomparsa del Santo Padre è stata chiaramente utilizzata dal governo e dal dipartimento dei vigili del fuoco a scopo puramente di rappresentanza me

La scomparsa del Santo Padre, perdita enorme dal punto di vista spirituale per tutta la popolazione mondiale difficilmente colmabile, è stata chiaramente utilizzata dal governo e dal dipartimento dei vigili del fuoco a scopo puramente di rappresentanza mediatica.

Ancora una volta si è evidenziato lo “sfruttamento” dei vigili del fuoco in maniera vessatoria, coinvolgendoli in turni massacranti di notte e giorno, senza nessun recupero psicofisico, da martedì a sabato e dislocandoli in posti di fortuna alla periferia della città di Roma.

Tale impegno, come dicevamo in precedenza, per sopperire a una emergenza inventata e “pompata” a livello mediatico a puro scopo di rappresentazione dell’efficienza dello governo anche nei confronti dei 200 capi di stato intervenuti ai funerali del Santo Padre.

L’impiego di uomini e mezzi di soccorso con uno schema militare dislocati la notte di giovedì 7 aprile in Piazza Venezia e, il repentino rientro dopo solo pochi minuti, non giustifica certo i motivi di “sicurezza” rimasti inoltre sconosciuti a tutti.

Questi, altro non sono che il tentativo di voler applicare sin a subito regole che ancora non fanno parte del Corpo ma che il governo vorrebbe. La trasformazione del rapporto di lavoro dei vigili del fuoco, ancora in fase di discussione, comprende anche questi atteggiamenti militareschi.

A chi ha provato a richiedere spiegazioni su tali modalità d’impiego della categoria, il dirigente locale dei VV.F. ha riferito attraverso gli apparati radio che “gli ordini non si discutono”, realizzando l’inquadramento in riga dei Vigili del fuoco ben prima che sia avvenuto il passaggio normativo della pseudo militarizzazione del corpo nazionale.

La RdB-Cub, nel rigettare queste modalità di utilizzo del corpo nazionale in maniera coercitiva, ribadisce che si opporrà a tutti i livelli contro questa deriva di stampo reazionario dei vigili del fuoco e contro un dispositivo di soccorso che con le stesse modalità ha inviato i VV.F. nello Sri Lanka, con equipaggiamenti e dispositivi protezione individuali invernali, per operare a temperature tropicali!!

Questi sono i risultati di chi pretende di gestire un corpo di tecnici con modalità manageriali!!

Inoltre la RdB-Cub, invita gli organi di stampa e di informazione a voler coinvolgere la cittadinanza rispetto ai devastanti effetti che produrrà una eventuale modifica del rapporto di lavoro dei vigili del fuoco, soprattutto nei loro confronti.

Mai più al servizi del cittadino ma organo di repressione e subalterno al governo; stravolto il ruolo dei vigili del fuoco di protezione civile a favore della difesa civile militare.

NO ALLA MILITARIZZAZIONE - SI AL DIRITTO E ALLA DIGNITA’