AEM:PENSIONI E TFR. E' SCIOPERO GENERALE

Milano -

AEM: mercoledì e giovedì assemblee – venerdì sciopero generale!

 

Ci risiamo! Puntuali come un orologio svizzero tornano i falchi ad attaccare le pensioni e il TFR. Ma questa volta la cosa è più seria. Sul TFR è stato già raggiunto un accordo ai lavoratori sconosciuto, il 23 ottobre 2006, tra padroni, governo e CGIL-CISL_UIL  con cui:
 

  • Si anticipa al 1 gennaio 2007 l’avvio dei sei mesi in cui ciascun lavoratore  attraverso il silenzio/assenso dovrà decidere cosa fare del proprio TFR: se mantenerlo come tale o passarlo ai Fondi pensione
  • Si conferma l’utilizzo della scandalosa pratica del silenzio assenso; cioè i lavoratori non potranno decidere volontariamente cosa fare del proprio TFR che andrà direttamente ai fondi pensione Pegaso- Fopem (alla faccia della adesione volontaria che CGIL-CISL-UIL avevano promesso ai lavoratori) se il lavoratore non manifesterà per iscritto il proprio rifiuto.
  • Il TFR dei lavoratori che operano in aziende superiori ai 50 dipendenti, che esplicitamente chiederanno di mantenerlo nella forma attuale, sarà trasferito all’INPS che ne avrà la gestione, ma i soldi andranno al Ministero del Tesoro che li utilizzerà per finanziare le grandi opere.
  • Il TFR dei lavoratori che operano nelle aziende con meno di 50 dipendenti rimarrà in azienda; come è evidente a tutti in queste aziende non ci saranno più assunzioni tali da superare il numero 50 perché diversamente i padroni sarebbero costretti a versare il TFR nelle casse dell’Inps. È  forse questo il nuovo statuto dei lavoratori?
  • Per favorire CGIL_CISL_UIL e i padroni, i quali formeranno assieme i consigli d’amministrazione dei fondi pensione, la tassazione per la quota di TFR che andrà ai fondi rimarrà invariata, mentre nel caso in cui il TFR rimane in azienda le aliquote di trattenuta aumenteranno.


Per far bere il calice amaro ai lavoratori sono stati stanziati ben 17 milioni di euro destinati alla pubblicità tesa a fare apparire che il calice…è dolce!!!!!!

 

Sulle pensioni la situazione è altrettanto grave. Con un memorandum siglato questa volta solo da governo e Cgil, Cisl e Uil – senza padroni quindi – si è stabilito di aprire un tavolo di confronto a gennaio 2007, per concluderlo entro marzo 2007, per definire un’ennesima riforma previdenziale che avrà al centro:

 

  • L’aumento dell’età pensionabile, tenendo conto della aumentata “speranza di vita”
  • La modifica dei coefficienti che produrrà una ulteriore riduzione della pensione rispetto all’ultima retribuzione
  • L’accorpamento degli enti previdenziali pubblici per ridarne la gestione diretta ai sindacati concertativi


Finanziaria su questo terreno come dicono a Milano:  chi vusa pussè la vàca è la sua!!!!!

I lavoratori hanno l’occasione de “vusà” il 17 novembre in occasione dello sciopero per evitare il furto delle liquidazioni, difendere le proprie pensioni.

Per i lavoratori AEM venerdì 17 novembre

sciopero dalle 8.30 alle 12.30 con concentramento alla stazione Cadorna e comizio conclusivo in Piazza Duomo.