Contratto: il 6 ottobre si sciopera !

Roma -

Comunicato ai lavoratori

Lavoratori,

il Consiglio nazionale della RdB, riunitosi a Roma, ha valutato negativamente il comportamento dilatorio dell'Aran che già non rispetta il preaccordo siglato il 30 luglio scorso sui tempi delle trattative per il rinnovo del CCNL. Pertanto l'adesione massiccia allo sciopero assume un'importanza rilevante per dare un'accelerazione ai tempi di conclusione della trattativa, per ottenere il migliore risultato possibile dall'attuazione dei termini fissati dal preaccordo, per l'avvio delle trattative per il secondo biennio e la consistenza degli incrementi contrattuali.

Nonostante la convocazione dell'Aran del 5 ottobre per la prosecuzione delle trattative relative al contratto nazionale di lavoro, convocazione avvenuta anche perché la RdB ha proclamato in data 16 settembre lo sciopero, si è valutato che al momento non ci sono le condizioni per la chiusura immediata del contratto e quindi tanto meno quelle per aprire le trattative relative alla parte economica del secondo biennio.

Nel testo del preaccordo ci sono margini di manovra che potrebbero farci ottenere incrementi che vanno da un minimo di 150.000 lire fino a circa 200.000 lire, dipende dalla combattività della categoria e dalla effettiva volontà di Cgil, Cisl e Uil di chiedere aumenti maggiori rispetto ai contratti stipulati negli altri comparti. E' opportuno ricordare che siamo riusciti ad ottenere l'impegno dell'Aran ad aumentare anche l'indennità di rischio, aumento che inizialmente non era previsto, a partire dal secondo semestre '99.

Oltre a questo aspetto, già di per se importante, c'è poi la partita decisiva del secondo biennio. Il nostro Consiglio nazionale ha approvato una proposta di piattaforma, da sottoporre alla valutazione dei lavoratori, che prevede la richiesta di aumenti a regime, cioè alla fine del 2001, dell'8%. Il governo, nel disegno di legge sulla finanziaria, varato ieri, anche a seguito degli incontri con i segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil, ha previsto incrementi contrattuali massimi dello 0,6 o 0,7%, notevolmente al di sotto dell'aumento dei prezzi delle merci.

Il governo, d'accordo con le confederazioni Cgil, Cisl e Uil (la Cisl, a chiacchiere, fa anche finta di opporsi), vuole ridurre ulteriormente il potere di acquisto delle nostre retribuzioni. Lo sciopero del 6 ottobre serve anche a chiedere, con i fatti e non a chiacchiere, aumenti economici concreti.

La compatta adesione allo sciopero deve dare un segnale evidente al Governo e all'Aran che i lavoratori del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco non sono disposti ad accettare ulteriori ritardi è sono pronti a nuove iniziative di lotta se "qualcuno " pensa impunemente di prenderli per i fondelli.

Per: l'immediata conclusione del contratto - l'apertura della trattativa sulla parte economica del secondo biennio

Sciopera con la RdB il 6 ottobre dalle ore 14,00 alle 18,00