Rinnovi dei contratti pubblici. Nessun passo avanti!

Roma -

RdB riconferma il giudizio negativo poiché è evidente che non c’è alcun sblocco dei rinnovi contrattuali.

 

 

 

Lavoratori,ieri pomeriggio (17-07-2003), come anticipato dai giornali, si è tenuto l’incontro a P. Vidoni tra le Confederazioni sindacali ed il Ministro Mazzella, tema dell’incontro i rinnovi contrattuali del pubblico impiego.

Dall’incontro non è emersa alcuna novità sostanziale riguardo all’apertura delle trattative per i rinnovi contrattuali

 

Un punto a parte merita la questione dello 0,99% per il Comparto Sanità ed Enti locali.

Questa percentuale, non prevista dall’Accordo di Febbraio 2002 ma concessa dal governo successivamente, dovrebbe portare le risorse complessive per il rinnovo dei contratti di Sanità ed Enti Locali al 5,66% così come già realizzato per il Comparto Ministeri.

Rimane però una estrema confusione riguardo alla disponibilità concreta dello 0,99%che nella legge finanziaria passata non era prevista perché inizialmente considerata dal governo a carico degli enti.

 

Quindi

La questione è stata inserita nel DPEF ed allora le risorse corrispondenti saranno disponibili solo a legge finanziaria approvata? È necessario un decreto del Ministro Tremonti che sancisca una liberatoria per gli enti che pagando i contratti violeranno il patto di stabilità? E’ necessaria una modifica di legge che aumenti i trasferimenti erariali agli enti locali visto che lo 0,99% è passato a carico dello stato centrale?

 

Nel merito

Rimane ferma e determinata la posizione delle regioni che non intendono seguire la strada del comparto Ministeri e cioè convogliare quasi tutto il 5,66% sul tabellare. Le Regioni confermano la loro autonomia decisionale riguardo al merito del contratto: almeno il 2% della percentuale totale di aumento dovrà andare al salario accessorio quindi non certa per tutti i lavoratori, differenziazione del contratto in base alla tipologia degli enti, istituzione della categoria Dsuper ( vicedirigenza) etc.

 

Gli altri comparti

La Direttiva per la Presidenza del Consiglio non è stata ancora inviata al Tesoro per l’esame e la valutazione dei costi

La Direttiva per i Vigili del Fuoco con quella delle Agenzie Fiscali è in “istruttoria” dai tecnici del Tesoro cui dovrà seguire la valutazione politica del Ministro.

Per l’Università è al vaglio dei tecnici la decisione di pagare l’indennità di vacanza contrattuale

 

Il comparto Ricerca di fatto non esiste visto che non è stato ancora costituito il Comitato di Settore.

Il contratto del Parastato chiuso all’Aran a metà giugno èin via di formalizzazione al Tesoro per poter essere approvato dal consiglio dei Ministri per poi arrivare al vaglio della Corte dei Conti

 

In questa situazione Cgil Cisl Uil e gli autonomi si sono detti contenti ma sospendono il giudizio di merito in attesa di valutare le direttive per ciascun rinnovo contrattuale.

 

Noi abbiamo ovviamente riconfermato il giudizio negativo poiché è evidente che non c’è alcun sblocco dei rinnovi contrattuali, i tempi non sono stati neppure indicati in via di massima e addirittura per l’Università il contratto non si farà neanche il prossimo anno visto che il Tesoro è propenso a pagare l’indennità di vacanza contrattuale.

Le difficoltà politiche del governo sono evidenti, così come i contrasti all’interno della maggioranza, come anche però la collegiale volontà di investire le misere risorse destinate al rinnovo dei contratti per latri scopi.

 

Dopo la pausa estiva il Consiglio nazionale sarà dunque impegnato non solo nella discussione sulla firma del contratto ma sicuramente anche a discutere e definire la ripresa dell’iniziativa per i rinnovi contrattuali oltre ovviamente alle questioni generali come legge finanziaria , pensioni, etc.