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Roma -

Trasferiti solo la metà: specialisti fermi al palo!

 

 

 

Lavoratori, nei giorni scorsi l'amministrazione ha fornito le graduatorie dei trasferendi vincitori del concorso a capo reparto, nonché l'elenco del personale che sarà trasferito il 17 giugno in base alla domanda per una delle tre sedi scelte.

Ci è stato fornito anche l'elenco di sette capi reparto vincitori del concorso decorrenza 1/1/1997 che vengono trasferiti adesso rispetto ai trasferimenti attuati nel novembre 1998, ciò è dovuto "agli errori avvenuti nella correzione dei test della graduatoria di merito di quel concorso", con queste parole l'amministrazione liquida un suo grave errore, poco importa se questi lavoratori si sono dovuti fare otto mesi in più del previsto pagando di tasca propria errori che altri forse non pagheranno mai.

Dei 525 capi reparto inseriti nella graduatoria solo 264 potranno essere trasferiti o avvicinati alla sede di residenza, cioè il 50,2% poco più della metà. Inoltre nella stessa graduatoria non sono stati inseriti gli specialisti che non avevano fatto la specifica domanda, quindi questi colleghi sono stati inseriti nella lista degli specialisti che per il momento non vengono trasferiti, nonostante molti di essi attualmente si trovino in sedi prive di nuclei specialisti.

Quindi per molti se vogliono tornare a casa prima del prossimo concorso, non resta che sperare in una calamità come è successo per il terremoto umbro marchigiano e per la frana di Sarno in Campania cioè in zone di feudo di notabili politici, è infatti incomprensibile che a distanza di anni dagli eventi citati, con la scusa che l?emergenza continua si aprono distaccamenti fantasma e si attuano trasferimenti cartaceo-virtuali.

Insomma nulla cambia, tutto come sempre, l'amministrazione fa come gli pare, e i colleghi stanno a guardare, o chiedono al massimo l'intercessione di qualche "santo" sindacalista per ottenere una grazia che invece è un diritto, come sempre vittime di accordi come quello sui passaggi di qualifica, che la RdB non ha mai sottoscritto.

Immobilismo totale, come il Ministero dove arguti sindacalisti difensori di poltrone prefettizie, vogliono far rimanere il Corpo Nazionale, consentendo ai dirigenti di scaricarsi le responsabilità gestionali previste dal DL. 29/93, con la promessa di cambiamenti epocali che sono quanto di più grottesco e falso si possa raccontare, dopo 58 anni di permanenza agli Interni con tutti i guai che conosciamo.

L'UNICA RISPOSTA E', PARTECIPARE TUTTI

ALLO SCIOPERO DEL 21 GIUGNO